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Roma centro sceglie il ‘suo’ deputato, l’astensione primo nemico da battere

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Roma centro sceglie domenica prossima il ‘suo’ grande elettore per il nuovo presidente della Repubblica. Il 16 dicembre sono infatti in programma le elezioni suppletive per la Camera dei deputati nel collegio uninominale ‘Roma 1 – quartiere Trionfale’, XV circoscrizione Lazio 1. In sostanza si andrà alle urne per decidere chi sarà il deputato che dovrà prendere il posto di Roberto Gualtieri, che ha lasciato il seggio da quando è stato eletto sindaco di Roma.  

Si tratta del grande elettore numero 1009, l’ultima casella ancora vacante. Oppure del 1008, visto che anche al Senato resta un seggio ‘ballerino’ da assegnare. In lizza ci sono Cecilia D’Elia, del Pd; Simonetta Matone, per il centrodestra; Valerio Casini, per Italia viva e sostenuto anche da Azione; Lorenzo Vanni, proprietario dell’omonimo bar di Prati, civico; Beatrice Gamberini, Potere al Popolo. 

Un collegio ‘blindato’, si è sempre detto, quello al voto domenica. Perché nelle ultime elezioni a fare man bassa di voti è stato sempre il centrosinistra, il Pd in particolare. Il collegio Roma 1 – Trionfale (186.234 gli aventi diritto al voto l’ultima volta, secondo il Viminale) ha infatti una storia particolare ed è stato conteso più volte solo in questa sola legislatura.  

(Adnkronos) – Per restare a questo ultimo giro, nel 2018 a vincere è sato Paolo Gentiloni con il 42,05%. Poi Luciano Ciocchetti, per il centrodestra, con il 30,81%; Angiolino Cirulli (M5s) con il 16,79%; Filippo Miraglia (LeU) 5,18%. L’affluenza raggiunse il 73,77%. Una volta indicato come commissario Ue, Gentiloni lasciò però il Parlamento. Quindi nuove elezioni per i romani.  

A marzo 2020 si impose Roberto Gualtieri con il 62,24% su Maurizio Leo (centrodestra), fermo al 26,08%. Poi Rossella Rendina (M5s) al 4,36%. In quel caso, però, suonò il primo campanello d’allarme sulla affluenza alle urne: solo un misero 17,66%. Una preoccupazione, quella della partecipazione al voto, che rimane ancora più forte in vista delle urne del 16 dicembre. 

Alla prevedibile ‘freddezza’ per delle suppletive che si svolgono ormai a fine legislatura si aggiunge infatti la nuova ondata del Covid e una campagna elettorale schiacciata da altri temi, a partire proprio dalla pandemia per finire alla scelta del presidente della Repubblica e il punto interrogativo sulla durata della legislatura. Anche per non ostacolare l’affluenza, le norme previste per recarsi domenica prossima ai seggi non dovrebbero essere troppo restrittive: né vaccino né tampone negativo e, quindi, né green pass. Per votare basterà indossare la mascherina (con documenti e tessera elettorale, ovviamente). L’emergenza Covid, per un giorno, può aspettare.