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Letta stringe sul Quirinale, convocate segreteria e Direzione Pd

Adnkronos
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“Letta è stato è stato molto chiaro e semplice sin dal primo momento, non c’è una strategia misteriosa o i due forni”. E’ Francesco Boccia a rivendicare la ‘limpidezza’ del Pd sul Quirinale alla vigilia della segreteria dem che si riunisce domani alle 10 per fare il punto sull’elezione del capo dello Stato. Una settimana intensa, quella appena aperta, che vede la Direzione e i gruppi parlamentari convocati per giovedì prossimo (13 dicembre) e che segna il cambio di passo dem in vista del 24 gennaio, data di convocazione del Parlamento in seduta comune.  

“Noi insistiamo su un presidente della Repubblica garante dell’unità nazionale e per essere tale dobbiamo votarlo tutti assieme”, ha ribadito il responsabile Enti locali del Pd mostrando l’ennesimo stop alle velleità di Silvio Berlusconi: “Il centrodestra gioca sulla pelle degli italiani”.  

Letta, a proposito del Colle, a già chiarito qual è la sua strategia, che domani verrà formalizzata e discussa in segreteria: “La via maestra è la continuità di governo e la stabilità” e quindi “c’è bisogno di una larghissima maggioranza, un capo dello Stato non divisivo e non eletto sul filo dei voti”, ha spiegato a fine 2021. Un primo passo, fondamentale, sul quale i dem richiamano all’attenzione tutte le forze politiche: “Ci aspettiamo dagli altri partiti condivisione almeno sul metodo”, ha sottolineato oggi Boccia.  

(Adnkronos) – Più delicato l’altro aspetto del ragionamento del segretario dem, che riguarda ovviamente il futuro di Mario Draghi: “Va comunque protetto e tutelato per il bene del Paese” e quindi se salisse al Colle “servirebbe una sorta di doppia elezione, un accordo contestuale anche sul nome del sostituto”. 

Su questo, in attesa della segreteria e soprattutto in vista della Direzione, si muovono intanto le varie aree dem. Ieri, domenica 9, si è svolta online l’Assemblea nazionale di ‘Left wing’: la componente che fa riferimento a Matteo Orfini proporrà il Mattarella bis alla riunione del 13. “Spero che si faccia una riflessione tra tutte le forze politiche per capire che questa è la soluzione migliore”, ha spiegato lo stesso Orfini.  

A confrontarsi in queste ore è anche Base riformista: “Ascolteremo la relazione di Letta, condividendo l’impostazione verso una candidatura unitaria a partire da questa maggioranza, con profilo europeista e con la continuità nell’azione di governo. Su Draghi, nessuna preclusione”, si apprende dall’area che fa riferimento a Lorenzo Guerini e Luca Lotti.