“Quella del Tg5 per me è stata l’avventura più entusiasmante dell’informazione italiana e io sono orgoglioso di farne parte. Un’avventura unica: un tg di un’emittente privata che provava a lanciare la sfida ad un colosso che sembrava imbattibile, il Tg1, ed è stata vinta anche grazie alla capacità di fare squadra, facendo di questo il segreto del suo successo”. A parlare è uno dei volti più noti e amati del Tg5, Alberto Bilà, che racconta all’AdnKronos la sua avventura nel Tg di Mediaset che domani, 13 gennaio, compie trent’anni dalla prima messa in onda.
“La chiave dell’appeal del Tg5 è la capacità un linguaggio più vicino alla gente, questa è stata la sua grande innovazione”, spiega il giornalista romano, che ricorda: “Sono qui da due anni dopo la fondazione. I ricordi sono tanti, forse quello che serbo con più piacere è relativo al periodo in cui ero inviato in giro per il mondo. Tante storie raccontate, dal Perù alla guerra in Albania, alla valanga che investì alcuni connazionali sull’Himalaya”.
Analizzando i cambiamenti dell’informazione nel corso degli anni, il conduttore osserva: “La capacità di informare senza annoiare è uno dei punti di forza del nostro tg, questo non è cambiato. Guardare le cose dal punto di vista di chi ci ascolta”. E sulla sfida col fondatore del Tg5 Enrico Mentana, oggi direttore del Tg la7, dice: “Mentana non posso che ricordarlo con affetto infinito. L’idea di sfidarlo ora è non solo un piacere, ma un onore”.