Silvio Berlusconi al Quirinale da presidente della Repubblica? ”Ho una mia idea assai chiara in proposito ma me la tengo per me. Non voglio fare il quirinalista, penso che uno con le mie competenze debba servire a dare valutazioni su cose tecniche”, dice all’Adnkronos Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano interpellato sulla candidatura del leader di Forza Italia al Quirinale.
L’elezione del presidente della Repubblica nell’era del covid va in scena con misure particolari. Se si fosse impedito ai non vaccinati di entrare per votare il nuovo presidente della Repubblica ”credo sarebbe scoppiata una terza guerra mondiale sui diritti di voto dei grandi elettori. Io avrei messo un obbligo vaccinale assai prima per evitare questa ridicola situazione. I massimi rappresentanti dello Stato dovrebbero essere nelle condizioni di dare esempi, possibilmente buoni e non cattivi. E quella parte di grandi elettori che non si è vaccinata ha dato un pessimo esempio”, dice Galli.
”Dopodiché penso che l’esercizio del voto debba essere garantito il più possibile a tutti e che il tampone costituisca la prima mossa. Mi domando cosa succederà se troveranno dei positivi”.
In ogni caso ”visto che in questo momento il problema della variante omicron è sotto gli occhi di tutti, trovo opportuno che si prendano misure che limitino al massimo il rischio che le votazioni si trasformino in un focolaio di infezione. Proprio io che mi sono beccato l’infezione con tre vaccini e in una situazione che aveva tutte le connotazioni tranne quella del rischio, non posso dire che non sia opportuno prevenire tutto il prevenibile”.