“Dieci dodici professori assenti al giorno per scuola nel Lazio con un risultato di circa in media un’ora di buco quotidiano per classe”. E’ la stima informale dei presidi della Regione che denunciano all’Adnkronos ancora “l’enorme difficoltà a trovare supplenti. Abbiamo docenti di potenziamento interno, ma non sono sufficienti neanche quelli perché le assenze sono numerose ed improvvise. Così restiamo scoperti”, riferisce all’Adnkronos la presidente Cristina Costarelli, che dirige il liceo Newton a Roma.
Più o meno stabile il numero degli studenti positivi “non registriamo aumenti. Al Newton i positivi sono sempre un’ottantina. Ma sta succedendo che le classi stanno andando in dad – rimarca la Preside – Mentre il 10 gennaio le positività erano legate al Natale, adesso lo sono rispetto ai ragazzi che hanno iniziato a frequentare e che generano classi a distanza e varie situazioni di didattica mista, cioè ddi. Notiamo un aumento delle classi in dad. Ne stimiamo circa 2-3 per scuola. Possiamo dire che si stimano nel Lazio tra 2.000 e 2.500 classi in didattica a distanza, cioè con tutti gli studenti collegati da casa; che circa il 60% delle classi della Regione è in didattica mista, dunque più o meno 34mila classi fanno lezione con gruppi di studenti collegati on line e altri in classe in presenza; e che approssimativamente l’l’80% della didattica mista è in sorveglianza, equivalente a circa 15mila classi”, per le quali è obbligatorio l’uso di mascherine ffp2.
Chi fornisce le mascherine ffp2 ai ragazzi delle 15mila classi in sorveglianza? “Devono procurarsele da soli – risponde la Dirigente – Al Newton oggi ho 7 classi in sorveglianza, dunque circa 200 studenti che devono comprarle e indossarle in classe. Le scuole non possono acquistarle: non abbiamo nessun aiuto, né da parte della struttura commissariale, né abbastanza fondi a disposizione per sopperire a numeri del genere, in media 300-400 mascherine al giorno. Al momento quindi le stanno comprando le famiglie, io non posso fare altrimenti che chiederle”.