(Adnkronos) – Il centrosinistra ha scelto di non contrapporre una rosa di candidati per il Quirinale dopo che oggi il centrodestra ha proposto per il Colle i nomi di Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. “Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo. Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi la larga condivisione in questo momento necessaria” si legge nella nota congiunta dopo il vertice con Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza con i rispettivi capigruppo.
“Riconfermiamo la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi” è scritto nella nota. “Nella giornata di domani proponiamo un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte”.
“La nostra proposta è, chiudiamoci dentro una stanza e buttiamo via la chiave fino a quando non troviamo una soluzione” dice Enrico Letta al termine dell’incontro delle delegazioni Pd, M5S e Leu. “Come ha detto Roberto Speranza, non abbiamo voluto fare la guerra delle due rose” rimarca il leader dem, che spiega: “Abbiamo voluto dimostrare che abbiamo la buona volontà di trovare una soluzione condivisa. Dato che noi non abbiamo la maggioranza, loro non hanno la maggioranza, quindi bisogna che troviamo una soluzione condivisa, super partes, istituzionale, come abbiamo sempre detto” ribadisce il segretario Pd. “Domani è il giorno chiave – sottolinea – giovedì si arriva alla votazione con il quorum al 51%”.
“Oggi abbiamo deciso di non presentare una rosa di nomi. In questo modo acceleriamo il dialogo con il centrodestra con l’impegno di trovare nelle prossime ore una soluzione condivisa” afferma il leader M5S Giuseppe Conte dopo il vertice con Letta e Speranza.
“L’Italia non ha tempo da perdere. Non è il momento del muro contro muro”, scandisce l’ex premier.
Fonti parlamentari spiegano che Pd, M5S e Leu dovrebbero confermare scheda bianca alla chiama di domani per il Quirinale.