(Adnkronos) – “Peccato che il referendum non fosse sull’ eutanasia ma fosse sull’omicidio del consenziente”. Così il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato commenta il giudizio di inammissibilità al referendum ‘eutanasia legale’.
“La decisione è stata presa sulla base di criteri previsti dalla Costituzione. Io sono assai meno politico di lui, dovrebbe saperlo”, dice Amato rispondendo alla domanda sulle dichiarazioni di Marco Cappato, promotore del referendum sull’eutanasia, che ha fatto riferimento ad una “decisione politica” della Consulta. “Dire che questa Corte fosse mal disposta significa dire una cattiveria che Cappato si poteva risparmiare, sarebbe stato meglio si interrogasse su ciò che stava facendo, dato che nel quesito non si parlava di eutanasia ma di omicidio del consenziente”.
“Ci ha ferito sentire che chi ha deciso così non sa cosa significa la sofferenza. Ma è la parola eutanasia che ha portato tutto questo. Il referendum era su omicidio del consenziente”.