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Djokovic senza vaccino a Roma? Cosa dicono Galli, Bassetti, Gismondo

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(Adnkronos) – Novak Djokovic al Foro Italico senza vaccino? No. La presenza del serbo agli Internazionali d’Italia, in programma a Roma a maggio, è “inaccettabile” perché il tennista serbo – che ha detto no al vaccino covid – rappresenta “un pessimo esempio”. Da Massimo Galli a Fabrizio Pregliasco, passando per Maria Rita Gismondo e Matteo Bassetti, gli esperti covid in Italia dicono no alla partecipazione di Nole al torneo di Roma. Djokovic, come evidenziato dagli uffici della Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzalim può giocare al Foro Italico perché “le norme vigenti non prevedono per la pratica degli sport individuali, non di contatto e all’aperto, tra cui il tennis, l’obbligo del super Green Pass. Non si è mai parlato di concedere una deroga al tennista Nole Djokovic, ma si è solo ribadito quale sia l’attuale normativa”.
 

“Ritengo sia inaccettabile” l’ok a Djokovic a Roma perché “il nostro Paese cos’è? Il ventre molle che dice ‘prego accomodati’? Non va bene. Dopodiché, se si vuole riconsiderare la possibilità di dare deroghe a quelli che hanno anticorpi anti-Covid acquisiti per qualsiasi motivo è un altro discorso, ma in linea di principio, e finché questo non viene codificato per tutti e non solo per il signor Djokovic, le regole di salute pubblica vanno rispettate”, dice Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Miliano. 

“Credo che, al di là dei cavilli italiani” per cui il super green pass è richiesto per gli sport al chiuso e per quelli all’aperto solo se di squadra e di contatto, “sullo sport bisognerebbe avere una regola europea unica”, dice Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. “Mi sembra veramente un assurdo – sottolinea l’esperta – il fatto che lui non si sia vaccinato e che gli diamo la possibilità di giocare, mentre dei bambini non vaccinati non possono andare in palestra a svolgere un’attività che per loro significa salute fisica e psichica. Quindi assolutamente gli negherei gli Internazionali”. 

Sulla vaccinazione anti-Covid, Djokovic “è stato uno dei tanti cattivi maestri, un pessimo esempio”, specie pensando alla “responsabilità” che ha come personaggio così noto al grande pubblico. Ciò premesso, in merito alla possibilità di una sua partecipazione agli Internazionali di tennis di Roma, “se la legge lo permette, ci sta”, visto che in Italia il Super Green pass non è richiesto per gli sport individuali all’aperto, osserva Pregliasco, docente all’università Statale di Milano. “Purtroppo non c’è uniformità di regole, in un’Europa che non ha dato indicazioni omogenee. Sarebbe stata un’occasione”, che invece è stata un’occasione persa anche perché “la sanità non è materia comunitaria”.
 

“Djokovic in Francia non può giocare in quanto necessario passaporto vaccinale per gli atleti, mentre in Italia sì. Un ragazzo non vaccinato non può giocare a calcio, ma Djokovic può giocare a tennis senza usare spogliatoio e docce. Siamo numeri 1 al mondo. Grande Slam”, ha scritto su Twitter Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.