Il sostegno al governo Draghi, il Pnrr e le riforme (anche quella elettorale se ci saranno le condizioni), i referendum in tema di giustizia e poi le amministrative, il campo largo e le iniziative Pd a partire dalla Agorà. Enrico Letta nella Direzione del Pd di oggi mette a fuoco l’agenda 2022 dei prossimi mesi, gli ultimi della legislatura. Una linea e un indirizzo precisi sul fronte governo e sul versante partito la costruzione delle condizione per arrivare alle politiche del 2023 “con l’ambizione di vincere e non l’istinto di sopravvivere”.
SERIETA’ NEL SOSTEGNO AL GOVERNO DRAGHI E L’AFFONDO SULLA LEGA – “L’unità dei nostri gruppi e la sobrietà sono state le chiavi con cui abbiamo rieletto il politico più politico. Questa vittoria, questo risultato ci carica di responsabilità. Per l’oggi e per il domani. Per l’oggi a sostegno del governo Draghi e di questa maggioranza, irripetibile e faticosa ma capace di dare importanti risultati per il Paese”, dice Letta in Direzione e non manca l’affondo contro la Lega che anche oggi, dopo la ‘strigliata’ del premier Draghi, di nuovo si è smarcata in Parlamento dalla maggioranza. “Noi chiediamo a tutti di essere seri e responsabili” ma oggi “a me ha colpito che dopo quello che successo l’altro giorno, come se nulla fosse, la Lega ha votato fuori dalle logica di maggioranza e contro il parere del governo, Noi chiediamo serietà. La chiediamo innanzitutto a noi stessi e la chiediamo a tutti, perchè è l’unico modo in cui questo lavoro comune che abbiamo chiesto al presidente Draghi vada avanti con efficacia”.
PRIORITA’ GOVERNO – “Delega fiscale, concorrenza e appalti sono tre provvedimenti del governo che sono la condizioni per ottenere i soldi del Pnrr e nessuno può immaginarsi che i soldi tardino per colpa del Parlamento o delle istituzioni. Sono tre priorità e vanno approvate bene, nei tempi più rapidi possibile”. Queste le priorità indicate da Letta. Insieme ad un altro tema: il salario minimo. “Per me è una priorità del nostro futuro. Un tema che vogliamo affrontare senza superficialità, sapendo che è un tema che divide, ma che per noi è fondamentale”.
GIUSTIZIA E REFERENDUM – Letta schiera il Pd sul no a due dei referendum ammessi: abrogazione della Severino e limitazione delle misure cautelari. Per gli altri 3 quesiti, il segretario dem indica la strada del Parlamento visto che sono parzialmente assorbiti dalla riforma Cartabia all’esame delle Camere. Questi 3 referendum “non ci vedono contrari, ma è dentro il dibattito parlamentare che noi vogliamo che arrivino le risposte”.
LEGGE ELETTORALE – Letta torna a sollecitare l’approvazione della riforma dei regolamenti parlamentari. “I cambi di casacca sono arrivati a cifre incredibili, circa trecento”. Il segretario Pd parla anche di legge elettorale e spiega: “La legge elettorale attuale è la peggiore di sempre. Se ci sono le condizioni, siamo pronti a sederci al tavolo per migliorare” la legge ma “è evidente che siamo una piccola parte del Parlamento e non possiamo farlo da soli. La condizione c’è solo se ci si mette insieme agli altri. Noi ci siamo e se gli altri sono disponibili, ci siamo per dare la possibilità agli italiani di essere arbitri”.
AMMINISTRATIVE, FESTA UNITA’ NAZIONALE A PALERMO E M5S – “Per me la cosa più importante è il progetto per domani, per il 2023, per andare a vincere le politiche. Ci sarà un prologo importante nelle amministrative di primavera. Boccia sta lavorando per trovare il massimo di allargamento delle nostre coalizioni, l’indicazione di candidature, si sta facendo un lavoro importante dovunque e in tutta Italia”. E anche la festa nazionale dell’Unità verrà ‘declinata’ in chiave elettorale. “La nostra festa nazionale dell’Unità si farà a Palermo. Un segnale chiaro, molto forte e netto dell’impegno in Sicilia con le elezioni a Palermo e quelle regionali, sono un banco di prova fondamentale”. Un passaggio dedicato anche all’alleanza con i 5 Stelle: “E’ un rapporto politico che dura e durerà”.
L’AMBIZIONE DI VINCERE NEL ’23 – Letta sprona la Direzione Pd sul traguardo delle politiche del prossimo anno. “Io vorrei che fossimo tutti convinti che noi dobbiamo avere -in questo arco di forze progressiste, democratiche, ecologiste, un arco di forze che vorremmo il più largo possibile – noi dobbiamo avere l’ambizione di vincere e non l’istinto di sopravvivere. Dobbiamo affrontare questo anno di avvicinamento alle politiche del 2021 avendo l’ambizione di vincere e non l’istinto di sopravvivere”. E sui temi con cui il Pd si presenterà al voto, Letta fa riferimento anche a quello dei diritti: “In questa legislatura non sarà semplice, ma alle elezioni noi parleremo agli italiani con grande forza delle priorità sui diritti. Tenteremo fino in fondo il tema del ddl Zan e quello della cittadinanza”.
CANDIDATI CON ‘GLI OCCHI DELLA TIGRE’ – “Noi dobbiamo avere l’ambizione di guidare, di vincere e lo dico con grande franchezza, lo dico da allenatore della squadra come è un po’ un segretario: io non so come, non so con quale legge elettorale e se come segretario avrò un ruolo nella scelta della squadra, ma se lo avrò, io guarderò ogni giocatore negli occhi e se vedrò gli occhi di tigre di chi vuole vincere lo metterò in campo, se vedrò negli occhi il pareggio allora lo metterò in panchina”, dice Letta citando un famoso dialogo di Rocky 3. Dice Apollo Creed a Rocky Balboa: “Quando combattevamo noi due, tu avevi gli occhi di una tigre, eri feroce e devi farti tornare quegli occhi”.
AGORA’ E ‘SASSOLI CAMP’ – “In estate faremo una sintesi delle proposte uscite dalle Agorà democratiche e lo faremo con una iniziativa che chiamo i ‘Sassoli Camp’: dieci campi in tutta Italia nei quali per alcuni giorni, contemporaneamente, mille democratici e democratiche, singoli cittadini e militanti, non iscritti a nessun partito, chi vorrà partecipare potrà farlo. Un un lavoro di costruzione e di democrazia partecipativa”, annuncia Letta spiegando che si sta lavorando anche a un festa nazionale ad hoc sulle Agorà in estate.