Segnali positivo dall’83/a edizione di Pitti Immagine Uomo e di conseguenza per il Made in Italy: nei primi due giorni e mezzo del salone l’affluenza di compratori esteri e’ stata alta, in crescita del +4% rispetto alla passata edizione (7.000 le presenze). Il risultato dello scorso gennaio (7.400 compratori esteri) sembra quindi destinato a essere superato. Lo rivela una nota diffusa nel pomeriggio da Pitti Immagine, anticipando i dati sull’affluenza al salone, che chiudera’ domani. La maggiore presenza viene da Giappone e Germania, in aumento l’affluenza da Cina, Russia, Usa, Turchia e Corea. La maggioranza dei Paesi europei sta ancora bene come qualita’ dei compratori e come valori assoluti, ma e’ in calo di numeri, con l’eccezione della Gran Bretagna (stabile) e soprattutto dell’area del Nord Europa (Svezia, Danimarca, Norvegia). Interessanti e confortanti le presenze da Hong Kong, Taiwan, Messico, Brasile e da alcuni paesi africani e medio orientali. Il dato italiano e’ invece in calo di circa il 5%, risente della situazione economica interna (produzione, consumi, finanza) e in particolare della grande trasformazione in atto nel sistema distributivo, il cui segno principale e’ la forte selezione e quindi anche diminuzione dei negozi.