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Guerra Ucraina-Russia, intesa su corridoi umanitari. Terzo round per negoziati

Adnkronos
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(Adnkronos) – La guerra Ucraina-Russia non si ferma. Le sirene, come evidenziano le ultime notizie, tornano a suonare a Kiev e carri armati russi sono entrati nella città nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sudest dell’Ucraina, aprendo il fuoco. Mentre arrivano news con decine di morti provocati dai raid, l’atteso secondo round dei negoziati ha portato a un accordo sui corridoi umanitari mentre i combattimenti continuano. E si guarda a un terzo round che si terrà all’inizio della prossima settimana, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale bielorussa Belta, citando il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak. “Io devo parlare con Putin” ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il presidente russo da parte sua ha ribadito: “Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo”. 

Nei colloqui di ieri “purtroppo non sono stati raggiunti i risultati che l’Ucraina voleva. E’ stata presa solo una decisione sull’organizzazione dei corridoi umanitari” ha annunciato Podolyak. 

Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, ha detto che sono stati fatti “progressi significativi” ed ha confermato che i due Paesi hanno concordato di creare dei corridoi umanitari per permettere l’evacuazione dei civili e un cessate il fuoco in queste zone. 

ZELENSKY – “Questa guerra va fermata”. “Non è che voglio parlare con Putin. Io devo parlare con Putin” ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa a Kiev. “Temo per la vita dei miei familiari”, ha detto Zelensky, ringraziando “i Paesi che ci hanno fornito armi”: ma “forse il mondo ha agito troppo tardi”, ha aggiunto. 

“L’obiettivo della Russia è di vederci in ginocchio”, ma in realtà “ha paura della nostra unità”, ha affermato, sottolineando: “Le sanzioni sono serie, rappresentano un buon inizio”. Ed è tornato a chiedere alla Nato che sia imposta una “no fly zone” sull’Ucraina per contrastare gli attacchi russi. Se l’Ucraina dovesse “cadere”, nel mirino della Russia finirebbero “Lettonia, Lituania ed Estonia. Ricordate questo momento” ha avvertito il presidente ucraino. Secondo Zelensky, “il mondo deve mostrare la sua forza”. 

“I russi hanno bombardato anche le chiese”, ha detto ancora in conferenza stampa, accusando inoltre l’esercito russo di aver portato con sé “un forno crematorio” per bruciare i corpi dei soldati e “non doverli mostrare alle loro madri”. “I soldati russi stanno morendo e nessuno conta i corpi”, ha affermato Zelensky, accusando Mosca di voler nascondere il numero dei morti fra i militari perché il popolo russo ignori il vero costo del conflitto.  

PUTIN – “Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo” ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, aprendo la riunione del Consiglio di sicurezza russo, spiegando che “l’operazione militare speciale della Russia in Ucraina sta andando secondo i piani” e sottolineando che distruggerà “l’anti Russia” creata dall’Occidente. “Nessuno può minacciare la Russia, neanche con le armi nucleari” ha scandito.  

“Ci stiamo preoccupando di fare tutto il possibile per evitare vittime civili” ha detto Putin, aggiungendo che “i militari russi stanno combattendo per noi, per la Russia, per la pace, il Donbass e la denazificazione dell’Ucraina”. “In Ucraina stiamo combattendo i neonazisti, che hanno mercenari stranieri, alcuni vengono dal Medio Oriente e usano i civili come scudi umani” ha detto Putin che ha accusato i “nazionalisti ucraini” che mettono i “veicoli blindati nelle zone residenziali”. 

Nel suo discorso ha più volte definito “eroi” i militari russi che stanno combattendo in Ucraina, ed ha annunciato che alle famiglie dei caduti saranno dati “7 milioni di rubli e una diaria mensile” e vi saranno forme di assistenza e risarcimento per i feriti.  

ONU – Le Nazioni Unite stimano che oltre 10 milioni di persone in Ucraina potrebbero lasciare le loro case e che quattro milioni di loro potrebbero cercare rifugio in altri Paesi. Lo ha sottolineato in una nota il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. 

“I nostri colleghi ci dicono che i bisogni in Ucraina crescono e si diffondono di ora in ora” e “sebbene il numero degli sfollati non sia ancora chiaro, prevediamo che più di 10 milioni di persone potrebbero abbandonare le loro case se la violenza dovesse continuare e che quattro milioni di persone potrebbero attraversare i confini verso i Paesi vicini”, ha dichiarato il portavoce. 

ACCORDO UE: “PROTEZIONE TEMPORANEA A CHI FUGGE DALLA GUERRA” – I ministri dell’Interno dell’Ue hanno raggiunto a Bruxelles un “accordo storico: l’Ue accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina” ha annunciato il ministro francese Gérald Darmanin. 

L’accordo raggiunto “dà una risposta adatta alla situazione” in cui si trovano gli ucraini che fuggono dalla guerra, ha spiegato Darmanin in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio. “Le persone eligibili godranno di uno statuto di protezione simile a quello dei rifugiati per un anno, rinnovabile. La decisione unanime riflette la solidarietà che dobbiamo dare al popolo ucraino, davanti a una guerra ingiustificabile”.  

E’ “la prima volta che la direttiva viene attivata”, ha sottolineato la commissaria europea Ylva Johansson, anche se “esiste da oltre vent’anni”.