Giorno diciannove della guerra in Ucraina. Oggi nuovi colloqui tra le delegazioni, ma in videoconferenza. A Roma si svolgerà il vertice tra il Consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, insieme al direttore della commissione Affari esteri della
Cina, Yang Jieci. La Cina mantiene il doppio filo tra appelli alla diplomazia e una partnership strategica con Putin. Ieri gli Usa hanno denunciato la richiesta di armamenti alla Cina da parte di Mosca, ma il governo di Pechino ha risposto che è tutta disinformazione occidentale. Ci si aspetta almeno un tentativo di incontro sul conflitto.
Intanto continuano i bombardamenti nella periferia di Kiev. Mentre a sud non si ferma l’offensiva delle truppe russe. Il governo ucraino teme un attacco ad Odessa via mare. Mentre nei territori occupati è in corso la guerriglia tra gli occupanti e gli occupati, che ieri hanno anche manifestato nelle città. Intanto, sale a 90 il numero dei bambini uccisi.
14/03/2022 – GIORNO DICIANNOVE DELLA GUERRA IN UCRAINA – DIRETTA
13/03/2022 – GIORNO DICIOTTO DELLA GUERRA IN UCRAINA
Nuovi attacchi missilistici nella parte ovest del paese, al confine con la Polonia, vicino Leopoli, a Yavoriv. Gli obiettivi sono centri strategici e militari, dove sarebbero stati feriti e uccisi anche volontari stranieri. Ucciso un giornalista americano.
Continuano i bombardamenti sulle città, anche a Kiev. Sono almeno due i sindaci delle città che sono stati arrestati dai russi, nelle regioni sud, dove si concentrano i maggiori sforzi militari. Nelle regioni a sud sarebbero già 9 gli ospedali colpiti dai bombardamenti russi.
A Kherson e Berdyansk, città occuoate dai russi, i cittadini ucraini manifestano in piazza. Nelle città russe ancora arresti per le manifestazioni in piazza contro la guerra chieste da Navalny, sarebbero oltre 200 le persone fermate, tra cui 9 giornalisti.
16:00 – Zelensky fa visita ai soldati feriti in guerra
Su telegram scrive, accompagnando il video qui sotto: “Visitato i nostri soldati feriti. Ragazzi, guarite presto. Credo: il miglior regalo per la vostra dichiarazione sarà la nostra vittoria comune!”
15:55 – Di Maio: “No alla no-fly zone, provocherebbe escalation globale”
Lo ha detto il Ministro degli affari Esteri, Luigi Di Maio, ospite del programma Mezz’ora in più su Rai 3, di Lucia Annunziata.
15:25 – Rapito il Presidente del Consiglio comunale di Melitopol
Due giorni fa era stato rapito e poi arrestato anche il sindaco della città.
15:20 – Dall’Ucraina si aspettano progressi dai prossimi negoziati
Lo ha detto uno dei consulenti alla presidenza ucraina, che fa parte della delegazione del governo di Kiev e che prevede un atteggiamento più costruttivo da parte di Mosca.
13:30 – Ucciso giornalista americano. Era stato reporter anche del New York Times
E’ morto colpito da proiettili provenienti da armi da fuoco, Brent Renaud, videoreporter americano che stava filmando l’esodo dei profughi da Irpin. Altri due colleghi sono stati feriti.
12:15 – La Turchia non segue l’Occidente sulle sanzioni. Israele condanna l’invasione di Putin
La Turchia ha chiesto alla Russia di poter evacuare i suoi concittadini dalla città occupata di Mariupol
11:30 – Kiev accusa la Russia di usare bombe al fosforo in Ucraina
Le bombe al fosforo non sono considerate armi chimiche e secondo il diritto internazionale dovrebbero essere usate solo per illuminazione, con lo scopo di spaventare o nascondere le proprie truppe. Tuttavia, Stati Uniti e Israele hanno usato queste armi anche in combattimento, non avendo ratificato la Convenzione Onu su certe armi convenzionali.
11:00 – Colpito un condominio a Chernihiv. Ci sono vittime
10:30 – 85 i bambini uccisi dai bombardamenti. Le vittime a Yavoriv sono almeno 20
Ieri pomeriggio il numero dei bambini uccisi era 79, questa mattina si contano 85 morti. In queste ore, quindi, sono 6 le vittime infantili.
Nei giorni scorsi i colloqui tra le delegazioni e poi quelli tra i ministri degli esteri delle controparti non hanno avuto risultati. La Cina sta chiedendo che le trattative di pace continuino. In Israele potrebbero svolgersi nuovi colloqui di pace. Intanto l’Occidente continua a condannare Putin e ogni giorno decide sanzioni sempre più pesanti.
Crescono i timori di una spedizione nello stile che è stato visto in Siria, con l’impiego di armi chimiche. Ad essere preoccupati non sono solo l’intelligence ucraino e la Cia, ma anche la Nato.
Uno dei due sindaci rapitia e arrestati è quello di Melitopol. La nuova sindaca, insediatasi dopo l’attacco, è filo-russa e vieta tutti i tipi di manifestazione contro le truppe russe, invitando tutti i propri cittadini ad adeguarsi alla nuova realtà.