Di Elisabetta Failla
Tre anni dopo la mostra sul Verrocchio la Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello presentano, dal 19 marzo prossimo, Donatello, il Rinascimento, una mostra storica e irripetibile che, mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi messo a confronto con opere di artisti a lui contemporanei quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo.
Artista di riferimento del Quattrocento e prediletto della famiglia Medici,insieme a Brunelleschi e Masaccio, Donatello diede il via alla straordinaria stagione artistica del Rinascimento fiorentino, proponendo nuove tecniche e idee che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale rivoluzionando l’idea stessa di scultura, con una potenza di visione figurativa unica in cui unisce le scoperte sulla prospettiva e un concetto totalmente nuovo di plasticità. Ḕ stato definito “il maestro dei maestri” anche per la sua grandiosa capacità di realizzare la sua arte utilizzando materiali diversi come marmo, bronzo, terracotta, legno, rame
sbalzato, cartapesta e ceramiche, uniti tutti spesso in opere polimateriche, raggiungendo straordinari effetti espressivi.
Distribuita su due sedi, Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello, la mostra propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello: dagli esordi e dal dialogo con Brunelleschi, proponendo il confronto tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella, ai luoghi per cui Donatello ha lavorato (Siena, Prato e Padova, oltre a Firenze), trovando moltissimi seguaci,
entrando in dialogo con altri celebri artisti molto più giovani quali
Mantegna e Bellini, e sperimentando nei materiali più diversi le sue formidabili invenzioni plastiche e scultoree. Conclude la mostra una sezione speciale dedicata all’influenza di Donatello sugli artisti a lui successivi, tra cui Raffaello, Michelangelo e Bronzino, testimoniando così l’importanza capitale della sua opera per le vicende dell’arte italiana.
“Dopo aver portato a Firenze la grande arte contemporanea, con la mostra Donatello, il Rinascimento, Palazzo Strozzi si riaccosta all’arte antica con un progetto epocale che mira a celebrare un artista che ha segnato la storia dell’arte – ha affermato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – Insieme a Paola D’Agostino e Francesco Caglioti abbiamo lavorato per creare quella che poteva sembrare una “mostra impossibile”: la piu completa ed esaustiva rassegna su Donatello mai realizzata, un’impresa unica e ambiziosa, nata grazie alla collaborazione delle istituzioni culturali italiane piu prestigiose e
dei musei più importanti di tutto il mondo”.
“Dedicare una mostra monografica così ampia a Donatello e una sfida unica, della quale siamo davvero grati alla generosità di tanti prestatori – ha spiegato il curatore Francesco Caglioti – Le mostre a lui intitolate finora sono state fatte per lo più esponendo copie o limitando la scelta degli originali a pochi pezzi. Donatello, forse il più audace scultore di ogni tempo, e un artista con una fortissima vocazione monumentale, anche quando lavora nei piccoli formati. Ritrovare nelle sale di Palazzo Strozzi e del Bargello numerose opere che stanno tuttora nei grandi spazi delle
chiese e delle piazze, o che vi stavano in origine, invita i curatori e il pubblico all’esperienza entusiasmante di ricollocare idealmente questi capolavori nei loro contesti antichi, immaginando gli effetti ogni volta sconvolgenti che Donatello fu in grado di attivare nei suoi contemporanei”.
“Il Museo Nazionale del Bargello ospita da sempre il più importante nucleo di opere di Donatello al mondo e l’allestimento del Salone di Donatello, realizzato tra fine Ottocento e inizio Novecento, impresse un nuovo volto museografico all’antico Palazzo del Podestà. La mostra Donatello, il Rinascimento, straordinaria per numero di opere esposte nelle due sedi e
ampiezza dei confronti inediti offerti al pubblico – ha raccontato Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello – esemplificherà quanto Donatello sia stato artista guida del Rinascimento. L’esposizione rappresenta un evento unico, reso possibile grazie alla salda collaborazione con Arturo Galansino e il suo staff, alla incomparabile curatela di Francesco Caglioti e alla fitta trama di rapporti con i più importanti musei del mondo che hanno concesso prestiti d’eccezione”.