(Adnkronos) – Covid in Italia, continua ad aumentare l’incidenza, con 725 nuovi contagi su 100.000 abitanti, e sale anche l’indice Rt, in crescita a 0,94. In calo, invece, il dato sull’occupazione delle terapie intensive, mentre resta stabile quello sulle aree mediche. Quattro tra regioni e province autonome a rischio alto, per 15 il rischio è moderato. Questi i principali dati che emergono dal consueto monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.
Aumenta l’incidenza settimanale di Covid-19 a livello nazionale: 725 ogni 100.000 abitanti (11/03/2022 -17/03/2022) contro i 510 ogni 100.000 abitanti (04/03/2022 -10/03/2022). Il dato emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero Salute-regioni sull’epidemia di Covid-19
Nel periodo 23 febbraio-8 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,94 (range 0,83 – 1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero; pari a 0,90 (0,88-0,93) all’8 marzo rispetto a 0,82 (0,79-0,85) al primo marzo.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 17 marzo), in calo rispetto al 5,5% (rilevazione al 10 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è stabile al 12,9% (rilevazione giornaliera al 17 marzo). lo stesso dato di una settimana prima (rilevazione al 10 marzo).
Quattro Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto di progressione di Covid-19, a causa di molteplici allerte di resilienza. Quindici Regioni/Pa sono a rischio moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Le alte due Regioni/Pa sono classificate a rischio basso. Questa la mappa disegnata dal monitoraggio. Inoltre, 17 Regioni/Pa riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro Regioni/Pa ne riportano molteplici.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione, 14% rispetto al 17% della scorsa settimana.
E’ stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37%), mentre aumenta quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% contro 46%).