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Tramvia per Sesto / Vetrina politica, pronta non prima del 2030. Mediazione con il polo universitario? Dalla fermata una serie di bussini per raggiungere le varie facoltà

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Una fermata che si chiama “Polo scientifico” davanti alla Cappella della Madonna del Piano e un sistema di bus navette interno all’area universitaria per garantire gli spostamenti degli studenti e dei professori. Sarà organizzato così l’accesso al Polo scientifico, con la tranvia che da Peretola raggiungerà Sesto Fiorentino e entrerà nel Polo con una staffa  di andata e ritorno in corrispondenza dell’intersezione con via dei Giunchi, per fermarsi a “Polo scientifico”.

Il nuovo percorso, frutto di un accordo fra la Regione, i Comuni interessati e l’Università, è stato presentato in palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, al sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo  Falchi, gli assessori alle infrastrutture e mobilità della Regione Stefano Baccelli e del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. Era presente anche la rettrice dell’Università degli studi di Firenze Alessandra Petrucci.

Soddisfatto il presidente Eugenio Giani. “E’ una mediazione”, ha detto. “Io ero partito con un percorso più veloce da Sesto a Firenze. Le esigenze, che sono state soprattutto quelle del Polo scientifico, ci portano a fare una deviazione ragionevole che copre tutto il Polo, perché la tranvia riesce ad essere lì alla Madonna del Piano fra il Cnr e la facoltà di chimica. Poi faremo un piano di linee di bussini per mettere in collegamento tutte le facoltà all’interno del Polo in questa intermediazione con la fermata che si chiamerà Polo scientifico universitario di Sesto”.

La linea 2 arriverà direttamente a Sesto senza interruzione del tracciato. Nel precedente progetto vi era la rottura di carico, con due linee diverse: qui invece non abbiamo interruzione, ma una soluzione di continuità

la nuova linea Peretola Sesto per adesso è sulla carta mancando il finanziamento che è stato valutato in 220 milioni che dovrebbero arrivare in parte da fondi regionali attraverso il Por (Programmi operativi regionali) e in in parte dal Ministero.

“Siamo ad un passaggio molto importante – ha sottolineato Lorenzo Falchi – che ci prepara alla fase più importante della progettazione. Andiamo a compiere un passo in avanti fondamentale in ottica di un’area metropolitana multipolare. Sarà fondamentale nei prossimi mesi lavorare per approfondire e valutare i miglioramenti progettuali che potranno venire da altri attori del territorio, a partire dall’Università, per migliorare ancora questa infrastruttura”.

“Oggi si avvia un percorso per la realizzazione di un’opera molto attesa dalla comunità universitaria fiorentina destinata a modificare profondamente la mobilità del campus di Sesto fiorentino”, ha spiegato la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. “Siamo fiduciosi che questa collaborazione permetterà di raggiungere la soluzione adeguata a una realtà come quella del Polo scientifico e tecnologico apprezzata a livello internazionale per la qualità della ricerca espressa e determinante per lo sviluppo del Paese”.