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Ucraina-Russia, news oggi tempo reale: notizie ultima ora 6 aprile

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(Adnkronos) – Le news sulla guerra Ucraina-Russia oggi, 6 aprile, mentre le immagini del massacro di Bucha rimangono al centro dell’attenzione. Le ultime notizie in tempo reale, tra nuovi aiuti Usa a Kiev e le decisioni sulle sanzioni Ue alla Russia. Le news dell’ultima ora: 

ORE 9.32 – “Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”. Lo ha denunciato il Papa nel corso dell’udienza generale, nell’Aula Paolo VI, incentrata sul recente viaggio apostolico a Malta. 

ORE 9.22 – ll servizio di emergenza dell’Ucraina ha riferito che gli artificieri del dipartimento, dopo avere ispezionato 382 ettari di territorio, hanno trovato e neutralizzato 4101 ordigni esplosivi in 24 ore. 

ORE 9.11 – L’Unione Europea valuta la possibilità di includere Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, le figlie che Putin ha avuto dalla prima moglie, Lyudmila Shkrebneva, nella lista delle personalità russe colpite da sanzioni. A rivelarlo sono diplomatici citati dal Wall Street Journal: i nomi delle figlie del presidente si aggiungerebbero così all’elenco di centinaia di oligarchi e personaggi politici russi che sono stati colpiti in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. L’amministrazione Biden – rende noto la Cnn – sta anche valutando la possibilità di estendere le sanzioni contro Sberbank – la più grande istituzione finanziaria russa – e Alfa Bank. 

ORE 8.58 – La Bielorussia ha deciso di mettere al bando il sito di Human Rights Watch (Hrw). Lo ha annunciato il ministro dell’Informazione bielorusso, spiegando che il sito di Hrw non è più accessibile da oggi in seguito a una decisione presa in merito dal procuratore di Minsk Oleg Lavrukhin.
 

ORE 8.46 – Intel rafforza la sua posizione contro l’aggressione di Mosca all’Ucraina e annuncia di avere “con effetto immediato, sospeso tutte le operazioni commerciali in Russia”. “Ciò fa seguito – spiega il colosso dei chip alla nostra precedente decisione di sospendere tutte le spedizioni ai clienti in Russia e Bielorussia”. “Stiamo lavorando per supportare tutti i nostri dipendenti in questa difficile situazione, compresi i nostri 1.200 dipendenti in Russia. Abbiamo anche implementato misure di continuità aziendale per ridurre al minimo le problematiche per le nostre attività globali”. 

ORE 8.38 – Quasi 1.500 civili uccisi e oltre 2.000 feriti. Questo il bilancio, tra la popolazione ucraina, della guerra iniziata con l’invasione del 24 febbraio. A riportare le cifre è l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. In una dichiarazione, l’Onu precisa che finora sono stati registrati 1.480 morti tra i civili e 2.195 feriti. Tra i deceduti ci sono 321 uomini, 211 donne e 61 bambini, oltre a 815 adulti ancora non identificati. 

Allo stesso modo, 253 uomini, 194 donne e centinaia di minori sono stati feriti, oltre a 1.565 adulti in attesa di identificazione. L’Onu ha avvertito che la maggior parte dei feriti è stata colpita attraverso l’uso di munizioni ed esplosivi a lungo raggio, come artiglieria pesante e missili. 

ORE 8.23 – Le autorità neozelandesi hanno annunciato mercoledì che il paese applicherà dazi del 35% su tutte le importazioni dalla Russia ed estenderà i divieti di esportazione esistenti su prodotti industriali strettamente legati alle industrie strategiche russe. “Le immagini e le notizie che emergono sulle atrocità commesse contro i civili a Bucha e in altre regioni dell’Ucraina sono ripugnanti e riprovevoli, e la Nuova Zelanda continua a rispondere agli atti di aggressione insensati di Putin”, ha affermato il ministro degli Esteri, Nanaia Mahuta. 

ORE 8.11 – I pubblici ministeri ucraini hanno annunciato indagini su 4.684 presunti crimini di guerra russi dopo che sono emerse le immagini che testimoniavano dei crimini commessi a Bucha. Secondo i dati diffusi dall’ufficio del pubblico ministero, un totale di 4.468 potenziali crimini di guerra sono stati inseriti tra quelli oggetti di inchiesta a partire da ieri, ma la cifra cresce di centinaia di casi ogni giorno. Il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova ha descritto “l’inferno” delle città recentemente liberate intorno a Kiev ed ha promesso di “punire le persone disumane” che ne sono responsabili nel corso di una conferenza stampa a Bucha di cui riferisce il Guardian. 

ORE 7.56 – Un uomo è morto oggi dopo aver investito con la sua auto il cancello dell’ambasciata russa a Bucarest. A riferirlo è stata la polizia rumena. Un video registrato prima dell’arrivo dei vigili del fuoco mostrava la parte anteriore dell’auto in fiamme ancora incastrata nel cancello. 

ORE 7.47 – Circa 400 residenti del sobborgo di Hostomel, a Kiev, risultano dispersi dopo 35 giorni di occupazione russa. La denuncia parte dal capo dell’amministrazione militare locale, Taras Dumenko intervenuto ad una stazione radio locale in una trasmissione citata da Ukrayinska Pravda. Le autorità stanno attualmente ispezionando gli scantinati della zona, ha aggiunto, citando ad esempio di persone che mancano all’appello il caso del marito e del figlio di un medico locale portati via 12 giorni fa. Dumenko ha poi parlato dell’impossibilità di trovare i corpi di alcune persone che risultano essere state uccise. 

ORE 7.35 – Il presidente francese Emmanuel Macron e quello ucraino Volodymyr Zelensky hanno discusso ieri sera delle misure atte a garantire che i crimini di Bucha non rimangano impuniti: la Francia ha effettuato un pagamento speciale di 490mila Euro alla Corte penale internazionale (Cpi) per contribuire allo svolgimento del lavoro di indagine in Ucraina, stando a quanto riferito da fonti dell’Eliseo dopo il colloquio tra i presidenti, durato circa un’ora. La Francia potrebbe anche fornire alla corte due giudici e 10 gendarmi. 

ORE 7.19 – Le atrocità nella città ucraina di Bucha potrebbero essere solo “la punta dell’iceberg”: le forze russe hanno “probabilmente commesso atrocità” anche in parti dell’Ucraina non ancora accessibili. A dichiararlo è stata la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. “Quello che avevamo previsto è purtroppo accaduto e abbiamo visto forse la punta dell’iceberg” nelle zone cui “abbiamo avuto accesso”. “Non abbiamo avuto accesso a una parte del paese dove probabilmente hanno commesso atrocità” ha osservato. 

ORE 6.52 – “Rinunciare al gas e al petrolio russo credo sia una priorità assoluta. E andare in questa direzione significa accelerare tutto. Significa accelerare la fine della guerra. Significa accelerare i processi di pace. Significa togliere risorse alla Russia di Putin e alle sue follie”. Lo ribadisce il segretario del Pd, Enrico Letta, in una dichiarazione a ‘Il Foglio’. 

“Significa, poi, accelerare -aggiunge- anche altri processi, come quello della costruzione di una sostenibilità energetica europea, e significa poi, in virtù di un nuovo e cruciale equilibrio, accelerare alcune misure necessarie da mettere in campo per evitare la terza recessione”.