(Adnkronos) – Dopo il ritiro della Russia dal nord dell’Ucraina, sono emerse prove di come siano stati presi di mira in modo sproporzionato i civili. Ad affermarlo è il ministero della Difesa britannico, che cita i rapporti di intelligence. “La partenza russa dal nord dell’Ucraina – afferma nella sua nota la Difesa di Londra aggiornando i dati di intelligence – lascia le prove di una sproporzionata presa di mira dei non combattenti, inclusa la presenza di fosse comuni, il fatale uso di ostaggi come scudi umani, il fatto che siano state minate infrastrutture civili”: tra i bersagli degli attacchi figurano anche “infrastrutture, con un alto rischio di danni collaterali per i civili, tra cui un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne”. Nel rapporto si cita inoltre l’uso da parte delle forze russe di ordigni esplosivi improvvisati “al fine di provocare vittime, incidere sul morale e restringere la libertà di movimento degli ucraini”.