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La Toscana finalmente in presenza alla 64°edizione di Vinitaly

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di Elisabetta Failla

Ha aperto ieri, 10 aprile la 64° edizione di Vinitaly, finalmente il presenza, con un focus dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly “The way to North America” alla presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e del governatore del Veneto, Luca Zaia.
Sono 4.400 le aziende espositrici da 19 nazioni presenti alla manifestazione che, dopo due anni di stop a causa del Covid, torna già con numeri pre-pandemia.
Confermata l’internazionalità della rassegna, con 700 top buyer esteri da 50 Paesi già accreditati. Oltre 30 i grandi convegni e 76 le degustazioni in calendario. In contemporanea a Vinitaly anche Sol&Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, il salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra.

Presenti naturalmente i consorzi vinicoli della Toscana. Vediamone alcuni. Il Consorzio Vino Chianti Classico nel consueto stand situato nel Padiglione 9 della Regione Toscana (in posizione D2-3-4): una vetrina importante per la denominazione del Gallo Nero che a Verona presenta in degustazione 192 etichette di Chianti Classico, con le ultime annate destinate al mercato nelle tre tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione, di 98 diverse aziende produttrici.

Il Consorzio Vino Chianti Classico si presenta al Vinitaly in un momento molto positivo per la denominazione. Il 2021, infatti, pur caratterizzato dall’evento eccezionale della pandemia, si è concluso con un bilancio migliore delle aspettative, con un + 21% rispetto al 2020 e +11% rispetto al 2019. Un trend di crescita che continua anche nel 2022 che, fa registrare già un +7% rispetto ai primi mesi del 2021. In generale, è aumentato il valore globale della denominazione, anche a partire dalle uve: la quotazione al quintale della vendemmia 2021 è stata più alta del 20% rispetto all’anno precedente, offrendo una maggiore remuneratività anche alle aziende che non imbottigliano. Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, si è confermata la tendenza alla crescita del peso – in volumi venduti e in valore – delle tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2021 le due tipologie hanno rappresentato, congiuntamente, il 43% della produzione e il 55% del fatturato (fonte Maxidata).

Verrà presentato con appositi seminari il progetto “UGA” – Unità Geografiche Aggiuntive – che prevede una suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree geografiche più ristrette ma dotate di una maggiore omogeneità per andare ad indicare in etichetta il nome della frazione e del comune da cui provengono le uve che hanno dato origine al vino.

Un progetto che mira ad un ulteriore rafforzamento del binomio vino-territorio: un territorio, quello del Chianti Classico, unico al mondo per la sua bellezza e la sua biodiversità: su 70.000 ettari solo un decimo dell’areale è infatti a vigneto, e di questo oltre il 50% (52,5%) è certificato biologico. Un’altra caratteristica che contraddistingue la produzione vitivinicola del Gallo Nero.

Infine, in occasione di Vinitaly, il Consorzio Vino Chianti Classico in collaborazione con il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio Tutela Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia parteciperà all’asta benefica Vini per la Pace, il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas Diocesana di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino,  per essere destinato ad una serie di strutture di accoglienza per famiglie di profughi ucraini. Nel corso dell’asta saranno battuti lotti contenenti bottiglie di pregio di vino Chianti Classico, provenienti dalle cantine e dagli archivi storici delle aziende del Gallo Nero. L’asta è organizzata in collaborazione con Sotheby’s Italia, e sarà possibile parteciparvi sia di persona che online, attraverso la piattaforma viniperlapace.bidinside.com.

Il Consorzio Vino Chianti sarà presente alla manifestazione con 40 desk aziendali e un bancone istituzionale con oltre 250 etichette di vino Chianti, prodotte da un centinaio di aziende, e un altro bancone istituzionale con una cinquantina di Vin Santo del Chianti d.o.c. in assaggio (padiglione 9, stand C11 e C12). I produttori, provenienti da tutte le sei province di produzione ricadenti nella D.O.C.G. Chianti, offriranno uno spaccato molto variegato e di grande qualità ai professionisti di settore e buyers internazionali che interverranno senz’altro numerosi.

Oltre alle circa 250 etichette di vino Chianti in degustazione sarà possibile degustare una cinquantina di referenze di soli Vin Santo del Chianti d.o.c. Il Consorzio è già da svariati anni punta molto su questa piccola grande D.O.C., che rappresenta in modo unico la toscanità nel senso più intrinseco, attraverso iniziative molto particolari come l’abbinamento tra Vin Santo e sigari cubani Habanos, la declinazione di utilizzo in tavola con press lunch interamente a base di Vin Santo, laboratori di mixologist e, appunto, quello che da molti viene appellato come l’altare laico’ di questo prezioso nettare, presso lo stand di Vinitaly.

Il Consorzio vino Vernaccia di San Gimignano, che quest’anno si appresta a celebrare il 50° anno dalla fondazione, sarà presente a Vinitaly 2022 al Padiglione 9 stand C14 per promuovere i vini della denominazione, con uno spazio dedicato a degustazioni ed eventi pensati per gli operatori e i wine lover.

Il Consorzio negli anni sta portando avanti azioni per consolidare sinergie e promuovere il territorio nel suo complesso, oltre alla denominazione che attualmente conta più di 80 soci. Per meglio conoscerelLa Regina Bianca in una Terre di Re rossi sono in assaggio oltre 70 etichette di vini d’annata e Riserva oltre a una serie di eventi ad ingresso gratuito su prenotazione fino a esaurimento posti disponibili, Per informazioni e iscrizioni agli eventi: comunicazione@vernaccia.it

Anche i produttori di Vino Nobile di Montepulciano sono presenti a Vinitaly presso lo stand del Consorzio che li riunisce sono sempre le stesse per trovare il nuovo spazio all’insegna della parola “Toscana”. Come sempre si potranno degustare le etichette delle aziende presenti in forma diretta, oltre al banco d’assaggio consortile che ospiterà la quasi totalità delle etichette di Vino Nobile di Montepulciano. Questa mattina si è svolto una degustazione dal titolo “Pieve: Vino Nobile di Montepulciano, inizio di una nuova storia” relativa al nuovo progetto che dal 2020 ha coinvolto tutta la denominazione per la presentazione di un disciplinare per una terza tipologia di Vino Nobile di Montepulciano, “Pieve” appunto. Un modo per scoprire le novità di questo progetto derivato da un lato dalle ricerche geologiche e pedologiche, oltre agli studi storici fatti nelle biblioteche e nei vecchi archivi fino al Catasto Leopoldino del 1800. La degustazione (in lingua italiana), a numero chiuso, sarà un viaggio nelle 12 Pievi.

Infine una botte “certificata” da Pefc Italiada cui rinasce una vite sarà l’elemento caratterizzante dello stand del Consorzio da cui sorgerà una vite durante il corso della fiera. La partnership tra le due realtà prevede un protocollo di intesa che indica ai produttori tutte le possibili alternative sostenibili circa l’uso del materiale legnoso all’interno della denominazione. Dai pali in vigna fino agli imballaggi, legno derivante da foreste certificate e lavorate in maniera sostenibile, il tutto nell’ottica della certificazione Equalitas che entro l’anno vedrà la denominazione prima in Italia fregiarsi di questo importante riconoscimento. Appuntamento al Padiglione 9 (Toscana), Stand D12 – D13.