“Vladimir Putin non ha solo invaso l’Ucraina, ma ha fatto molto di più, è un macellaio, è veramente un macellaio”. Così Joe Biden, in un discorso la notte scorsa in Oregon, è tornato ad accusare di brutalità il presidente russo. “Sono stato in Ucraina molte volte – ha aggiunto – non voglio essere moralista, ma è vero quello che sta facendo è un peccato”.
Il presidente americano ha poi ribadito che “la cosa più importante è mantenere la Nato e l’Europa unite, perché vi posso garantire che Putin credeva e sperava che la Nato si dividesse e non facessimo sacrifici per affrontare quello che sta facendo in Europa orientale”. Infine ha avvisato che “ci vorrà tempo e sforzo”, ripetendo che “non invierò un singolo soldato americano in Ucraina per iniziare la Terza Guerra Mondiale”. Ma darà “a ogni militare ucraino la capacità di difendersi”, ha concluso tra gli applausi.
Biden ha parlato anche della Cina e del presidente Xi Jinping che “è molto diretto e chiaro: non crede che la democrazia possa funzionare nel 21esimo secolo”. E dopo aver affermato di aver avuto modo di conoscere bene il presidente cinese, ha detto che mostra “lo stesso atteggiamento” anti democratico “che ha Putin e molti altri leader nel mondo”. “Perché la cose stanno cambiando rapidamente non credono che le democrazie possano adeguarsi”, ha aggiunto il presidente americano che invece ha ribadito di “credere nella democrazia: non si può avere crescita senza unità, non è semplicemente possibile”.