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Le eccellenze artigiane e enogastronomiche fiorentine si fondono in Enogastronomica

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di Elisabetta Failla

Il 13, 14 e 15 maggio torna, dopo due anni di stop, Enogastronomica con una formula completamente rinnovata. Non più appuntamenti in un unico luogo ma tanti eventi disseminati nell’area metropolitana fiorentina dove le eccellenze enogastronomiche si fondono con quelle dell’artigianato, grande risorsa del Made in Italy oltre che fiorentino. Sono quindi delle incredibili quanto esclusive food exprerience, organizzati in luoghi spesso chiusi al pubblico, grazie alle quali si potrà quindi assistere alla nascita di una lama pregiata, prima di vederla in azione tra le mani di un abile chef, partecipare alla creazione di una fragranza ispirata a una cucina stellata, carpire i segreti della lavorazione della “pietra di luna” e accostarla alle sfumature dell’olio extravergine d’oliva, restare incantati di fronte al Suminagashi, antica arte giapponese per decorare la carta con l’inchiostro fluttuante, in alcuni insoliti luoghi del territorio circostante, spesso chiusi al pubblico.

Antico Setificio

Tre giorni per celebrare il meglio della produzione artigianale toscana, dall’alto artigianato all’alta cucina, incontrare designer e produttori d’eccellenza nel panorama food&wine, assaporare storie, aromi e colori attraverso una nuova prospettiva. Per un weekend atelier, botteghe e aziende di alto artigianato apriranno le porte a degustazioni d’autore, ispirate a lavorazioni di pregio. Per un totale di diciannove appuntamenti gourmet, tutti diversi e curiosi, da prenotare online sul sito enogastronomica.org. A introdurre gli appuntamenti sarà il giornalista, scrittore e critico enogastronomico Leonardo Romanelli, curatore della parte food del format, insieme a un pool tutto al femminile di presentatrici e artiste.

Leonardo Romanelli

Enogastronomica è un progetto di Confesercenti Firenze, con il patrocinio di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze, in collaborazione con Vetrina Toscana e con il contributo di Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze e Assicoop Toscana.

Quindici gli interpreti dell’alta cucina: Silvia Baracchi (Ristorante il Falconiere), Oliver Betancourt (Ristorante Cuculia), Christian Borchi (Ristorante Antica Porta di Levante), Giovanni Cerroni (Mimesi), Simone Cipriani (Essenziale), Rocco De Santis (Sant’Elisabetta), Stefano Frassineti (Ristorante Le Tre Rane), Paolo Gori (Trattoria da Burde), Ariel Hagen (Borgo Santo Pietro), Paolo Lavezzini (Il Palagio), Fabrizio Marino (Maggese), Claudio Mengoni (Borgo San Jacopo), Marco Migliorati (Se.Sto on Arno), Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina (Enoteca Pinchiorri), Andrea Perini (Al 588), Maria Probst (Torre a Cona), Stefano Pinciaroli (PS), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), oltre ad altri protagonisti come il celebre macellaio Dario Cecchini.

LAO

Quindici luoghi da scoprire: dalle attività tradizionali quali l’Antico Setificio Fiorentino, con i suoi antichi telai e la riproduzione dell’orditoio di Leonardo da Vinci, il laboratorio-museo Bianco Bianchi, dove si pratica ancora l’arte della scagliola, Scarpelli Mosaici, uno dei cinque luoghi al mondo dove si tramanda la tecnica del commesso fiorentino, a due passi dalla cupola del Brunelleschi, Vetrate Polloni, dove nascono vetri artistici oggi esportati in tutto il mondo, l’Istituto Decimo Artigianelli, che ospita il Laboratorio di Arti Orafe e l’Officina del marmo, oltre a un atelier di restauro della carta, agli esercizi storici come l’Antica Occhialeria di Lucio Enrico di Nardo, collezionista di occhiali d’epoca, il Bisonte, nato come laboratorio artigianale del cuoio e oggi boutique, affiancato dall’antica Legatoria Alberto Cozzi, uno dei primi – e degli ultimi – rilegatori fiorentini in pieno centro storico, al designer di fragranze Atelier Parfumeide. Ma anche realtà aziendali come Memar, cappellificio che opera per le più prestigiose griffes dell’alta moda dove si conservano forme storiche e macchinari di inizio Novecento, Savio Firmino, punto di riferimento per la creazione di arredi artigianali, pezzi unici tra tradizione e tecnologia, Mital, antica fornace nella capitale del cotto, Impruneta, laddove – narra la leggenda – nacque il celebre Peposo, proprio durante la produzione dei mattoni per il Duomo di Firenze. Fuoriporta anche Maninarte, atelier del gioiello che sorge in un’area dell’ex Manifattura Ginori, a Sesto Fiorentino, ND Dolfi, oggi moderna azienda di lavorazione della ceramica a Montelupo Fiorentino, Fontani, coltelleria fondata da una nuova generazione di artigiani in quel che è il centro d’eccellenza per la produzione di lame, Scarperia, e la Scuola Diffusa del Mugello, che spazia tra cucina, tessitura, scultura tessile, incisione e altre arti antiche e innovative.

Chef Filippo Saporito

Ad accompagnare i partecipanti in questo viaggio, produttori illuminati di vini e distillati di carattere, birre in edizione limitata, premiati formaggi, originali salumi di pesce e sublimi insaccati di lunga tradizione, caffè mono origine e nobile cioccolato sapientemente lavorato in Toscana. Info e programma completo: https://enogastronomica.org/