“Ritengo molto lungimirante la scelta compiuta dal questo ateneo di investire su una nuova Business School – che oggi apre le sue porte sotto la direzione del professor Giovanni Tria – fondata su percorsi di ricerca e formazione sempre più avanzati e interdisciplinari nelle materie sanitarie ed economiche. Abbiamo bisogno di giovani ricercatori, dirigenti, imprenditori e operatori sanitari sensibili al filo comune che lega salute, medicina, ricerca, innovazione, produzione, crescita sociale e sviluppo economico”. Lo ha affermato la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo intervento oggi all’Università San Raffaele di Roma per l’inaugurazione della nuova Business School.
“Figure capaci di declinare competenze manageriali e di finanza pubblica e privata in quel settore ad alta specialità che chiamiamo sanità. Figure aperte alle prospettive della concorrenza in ambiti fortemente competitivi e insieme attente ai valori dell’inclusività e della solidarietà coessenziali a tutti i sistemi assistenziali”, ha aggiunto. “Questa è la sfida che abbiamo e che avete davanti e sono certa che la capacità di puntare su forme innovative di insegnamento e apprendimento consentirà a tanti giovani che cresceranno in questa Scuola di contribuire con successo al progresso comune”, ha concluso.
“Nell’attuale fase di ripresa, ritengo pertanto fondamentale riflettere sulla lezione ‘di sistema’ che la pandemia ci ha affidato”, sottolineato la presidente del Senato.
“Nella prima fase” dell’emergenza pandemica “è emerso un preoccupante dualismo tra le istanze della economia e le istanze della salute pubblica e le consistenti perdite economiche associate a molte misure di contenimento del virus, dalle restrizioni alle libertà personali e collettive alla sospensione delle attività produttive e commerciali fino al blocco delle frontiere a persone e merci – ha aggiunto la Casellati – Dall’altro lato, però, la pandemia ha anche rivelato lo straordinario contributo che il connubio tra ricerca e produzione su scala globale può offrire alla soluzione dei problemi di salute pubblica”. Il riferimento è agli “incredibili risultati raggiunti a livello internazionale grazie allo sviluppo e alla commercializzazione in tempi record dei vaccini, che hanno consentito di ritornare ad una progressiva normalità nelle relazioni sociali e quindi nelle dinamiche economiche”, ha spiegato.
“La filiera della salute, è uno straordinario volano di sviluppo e innovazione, con un valore pari al 10-12% del Pil in molte democrazie del benessere”, ha sottolineato ancora.
La presidente del Senato ha ricordato che la pandemia ci ha lasciato una “lezione che testimonia l’importanza di valorizzare le sinergie positive tra sanità, ricerca ed economia per contribuire alle prospettive di crescita e di sviluppo di una società globale sempre più complessa, interdipendente e in continua trasformazione”.
In questo contesto c’è l’esigenza “di rimettere al centro delle decisioni pubbliche la salute individuale e collettiva come diritto di cittadinanza inalienabile e come bene comune, coessenziale alla tutela degli equilibri economici, politici e sociali di qualsiasi Paese”, ha precisato la Casellati. “È stato infatti dimostrato che esiste una chiara corrispondenza tra gli investimenti in salute, in ricerca e i ritorni economici”, ha detto.
“Negli ultimi anni, proprio grazie alla ricerca, ai progressi dell’epidemiologia, delle tecnologie mediche e della digitalizzazione, abbiamo assistito ad una accelerazione nell’interconnessione tra la dimensione economica e quella sanitaria”. Lo ha detto il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per la cerimonia d’inaugurazione della San Raffaele Business School di Roma.
“La pandemia ha anche rivelato lo straordinario contributo che il connubio tra ricerca e produzione su scala globale può offrire alla soluzione dei problemi di salute pubblica”, ha sottolineato la seconda carica dello Stato. “Il riferimento – ha detto – è agli incredibili risultati raggiunti a livello internazionale grazie allo sviluppo e alla commercializzazione in tempi record dei vaccini, che hanno consentito di ritornare ad una progressiva normalità nelle relazioni sociali e quindi nelle dinamiche economiche. Nell’attuale fase di ripresa, ritengo pertanto fondamentale riflettere sulla lezione ‘di sistema’ che la pandemia ci ha affidato”.
Per Casellati si presenta “l’esigenza di rimettere al centro delle decisioni pubbliche la salute individuale e collettiva come diritto di cittadinanza inalienabile e come bene comune, coessenziale alla tutela degli equilibri economici, politici e sociali di qualsiasi Paese”. “Abbiamo bisogno di giovani ricercatori, dirigenti, imprenditori e operatori sanitari sensibili al filo comune che lega salute, medicina, ricerca, innovazione, produzione, crescita sociale e sviluppo economico”, ha sottolineato.