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Mezran (Atlantic Council): ‘Paesi arabi riallineati con Nato’

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(Adnkronos) – “La chiamata alle armi da parte degli Stati Uniti e dei paesi occidentali nei confronti dei loro alleati arabi ha creato un certo scompiglio. Alcuni paesi arabi inizialmente si erano schierati con una certa freddezza all’idea di andare contro la Russia e a favore dell’Ucraina e ora si stanno riallineando al dettame della Nato e dell’ordine americano e occidentale. Il riavvicinamento della Turchia con l’Egitto e dell’Arabia Saudita con la Turchia sono segni importanti derivati da questo richiamo all’ordine che è scaturito dalla necessità di affrontare la Russia e la sua penetrazione nel Mediterraneo per colpire il fianco sud della Nato. La guerra in Ucraina ha ricompattato gli equilibri e le alleanze che abbiamo visto cambiare in questi ultimi anni”. Lo ha dichiarato Karim Mezran, Resident Senior Fellow per i Middle East Programs presso l’Atlantic Council, a margine dell’evento “Il Medio Oriente nel nuovo disordine geopolitico” promosso e organizzato da Med-Or e Atlantic Council. 

“Oltre ai problemi energetici io vedo una grave minaccia derivante dal problema del rifornimento alimentare e che riguarderebbe l’Egitto, la Libia, la Tunisia, l’Algeria – ha aggiunto Mezran – questi paesi entrerebbero in una crisi sociale e ciò creerebbe un’instabilità tale a sud che colpirebbe l’Italia e l’Unione europea in maniera davvero pericolosa. Può darsi che non accada ma questo lo vedo come un rischio. L’altro pericolo a medio e lungo termine è rappresentato dalla penetrazione russa in nord Africa. Questo è un altro aspetto che potrebbe diventare scottante”. 

In merito al conflitto in Ucraina, secondo Mezran: “C’è molta confusione: la Russia pensava di fare un passo importante e si è trovata in difficoltà; gli americani pensavano di dover subire il crollo dell’Ucraina e invece hanno retto e hanno addirittura ricompattato un fronte con i loro alleati europei che si stava disgregando. Per ora coloro che si sono avvantaggiati di più di questa situazione paradossalmente sono stati gli Usa e i paesi occidentali che hanno ricompattato una coesione e un consenso che prima non avevano. Macron parlava della Nato come un’organizzazione morta. La Nato è il grande vincitore? Non è detto, bisognerà capire come finirà. Nel medio periodo l’adesione di Svezia e Finlandia rafforzerebbero l’alleanza atlantica”.