Home FOCUS M5S, Renzi: “Litigano ogni giorno, non arriveranno vivi a elezioni 2023”

M5S, Renzi: “Litigano ogni giorno, non arriveranno vivi a elezioni 2023”

Adnkronos
404
0

(Adnkronos) – “Torino è una città che dimostra che i grillini dopo che li hai provati li eviti, è un dato di fatto, è successo a Torino, a Roma, al governo nazionale, a Parma è successo in partenza”. Così il leader di Iv, Matteo Renzi, a Torino per presentare il suo ultimo libro ‘Il Mostro’. A chi gli faceva notare le prove di alleanza tra Pd e 5 Stelle, Renzi ha replicato: “Credete davvero che i Cinque Stelle arrivino vivi alle elezioni del 2023, non vedete che litigano tutti i giorni…”.

Secondo Renzi “quello che è interessante è che c’è un bel fermento, ci sono sale piene, partecipate, la gente c’è che vuole stare in un’area che non sia né l’area del reddito di cittadinanza né l’area di chi dice usciamo dall’euro”.

“Il reddito di cittadinanza è uno scandalo – scandisce – perché una cosa è aiutare i poveri, una cosa è dare ai poveri le condizioni per non essere più poveri. Se tu gli dai un salario di 500 euro per non fare niente arrivi al paradosso che il ministro leghista del Turismo va a cercare il decreto flussi per avere 350mila migranti sennò gli alberghi non aprono”.

“Se qualche anno fa quando avevo responsabilità mi avessero detto che i leghisti volevano un decreto flussi mi sarei piegato in due dalle risate”, dice Renzi.

Dalle elezioni amministrative “non credo ci sia da aspettarsi chissà quale rivoluzione o novità, c’è da aspettarsi dei sindaci bravi. Credo – aggiunge – che la politica stia attraversando una fase di grande stanchezza anche perché piaccia o non piaccia l’avvento di Draghi che noi consideriamo una salvezza per il Paese ha un po’ messo in stand by le forze politiche”.

Quanto ai referendum “credo che sarà molto difficile raggiungere il quorum. Io andrò a votare e voterò cinque sì” ribadisce. “Non credo che sarà facile – aggiunge – anche perché hanno tolto dal campo tutti gli argomenti che potevano portare la gente a votare, la responsabilità dei magistrati e anche la cannabis e l’eutanasia che toccano molto di più che non i consigli giudiziari la vita delle persone”.