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Violenza domestica, scontro Valente-Pillon

Adnkronos
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(Adnkronos) – Fanno discutere le audizioni in Commissione Giustizia al Senato. La polemica scoppia dopo le audizione ‘informali’ di sul tema della ‘violenza domestica’, che si sono tenute lunedì scorso. Quando viene chiesto un parere a Davide Stasi e Fabio Nestola, tra gli animatori del blog ‘La Fionda’ – ‘l’altro versante del vero’, che vogliono dare voce – come si legge nel sito – al “movimento di opinione che da molti anni si riconosce nella critica al politicamente corretto in generale e più in particolare allo storytelling promosso in tutto il mondo, Italia compresa, dall’ideologia femminista o da quella facente capo alla ‘teoria gender”.  

Per Stasi “non esiste nessuna necessità di una legge” sul tema della violenza domestica. “Tutte le proposte puntano solo alla difesa del genere femminile”, ha detto in Senato il blogger e analista sociale. Per Nestola invece vanno considerate anche “le violenze contro gli uomini” e “le accuse false, prive di fondatezza” nei confronti di chi viene accusato di violenza contro le donne. “C’è insomma – spiega – una discriminazione sessista verso gli uomini”.  

Interventi che la presidente dem della Commissione sul Femminicidio, Valeria Valente, ha subito stigmatizzato: “Tra i vari soggetti istituzionali ben altrimenti titolati, con ogni probabilità su indicazione del tristemente noto senatore della Lega Simone Pillon, sono stati ascoltati anche Davide Stasi e Fabio Nestola”, accusa. “Siamo di fronte a persone che attraverso i loro blog e i loro profili social inneggiano alla violenza e all’odio contro le donne e per questo, infatti, sono stati più volte denunciati”, ricorda la senatrice dem. A difesa dei due interviene proprio il senatore Pillon. “In parlamento si ascoltano tutti gli esponenti della società civile e non solo quelli che decide il Pd. Né Stasi né tantomeno Nestola hanno mai inneggiato alla violenza domestica”, assicura il leghista membro della Commissione Giustizia e vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia.