Missili a lungo raggio sempre più usati dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina. Mosca ha lanciato “ondate insolitamente intense di attacchi” in Ucraina negli ultimi giorni, con l’impiego di missili a lungo raggio, “concepiti per colpire obiettivi di importanza strategica”.
È quanto rileva l’ultimo aggiornamento dell’intelligence del ministero della Difesa di Londra, secondo cui le forze ucraine “continuano a consolidare le loro posizioni” sulla parte alta della città assediata di Lysychansk, “dopo aver arretrato da Severodonetsk”.
Tra il 24 e il 26 giugno la Russia ha usato “missili a lungo raggio” per una serie di attacchi nel Paese, teatro dell’invasione russa annunciata lo scorso 24 febbraio dal presidente russo Vladimir Putin come una “operazione militare speciale”.
Attacchi in cui “molto probabilmente” sono stati usati anche “missili As-4 Kitchen (Kh-22) di epoca sovietica e i più moderni As-23a Kodiak (Kh-101), lanciati dallo spazio aereo russo e bielorusso”. Armamenti “concepiti per colpire obiettivi di importanza strategica, ma la Russia continua a impiegarli in gran un numero per ottenere vantaggi tattici”.