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Sondaggio: “Sette italiani su 10 chiedono una campagna informativa sui farmaci equivalenti”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Esprime l’esigenza di una campagna informativa sugli equivalenti il 74% degli intervistati nel sondaggio di Emg Different al centro dell’evento online ‘Farmaci generici: una scelta di valore in farmacia’, terzo talk della serie ‘Scelte di salute’, promosso da Sandoz e trasmesso in diretta streaming sui canali web e social di Adnkronos. Sono “formazione, informazione e valore” le parole chiave per rispondere a tale bisogno, secondo gli esperti – Andrea Cicconetti, presidente Federfarma Roma; Tiziana Nicoletti, responsabile Coordinamento nazionale Associazioni dei malati cronici di Cittadinanzattiva, ed Enrica Tornielli, Pharmaceutical Affairs Head di Sandoz Italia – intervenuti al dibattito moderato da Federico Luperi, direttore Innovazione e New Media e responsabile Digital di Adnkronos. 

“Come Cittadinanzattiva – afferma Nicoletti – abbiamo una campagna: ‘io equivalgo’. In Sicilia e Puglia”, considerato che “il Sud ha circa la metà del consumo di generici del Nord, 21% contro 43% (dati Egualia, ndr), abbiamo fatto un protocollo d’intesa per fare questa campagna informativa sul farmaco equivalente alla cittadinanza. Al progetto partecipano medici di famiglia, farmacie, associazioni pazienti, infermieri e società scientifiche: coinvolge i protagonisti della sanità per far conoscere il farmaco equivalente”. Il farmacista “si è ritagliato un ruolo di riferimento per il cittadino, specie nei piccoli territori – continua Nicoletti – I cittadini ascoltano molto quello che consiglia, ma ascoltano soprattutto i medici di medicina generale: è da lì che ci si aspetterebbe un aiuto”.  

In ogni caso, “abbiamo inoltre realizzato una campagna informativa coinvolgendo i ragazzi delle scuole, avvicinandoli all’informazione sulla salute e la sanità. Da loro – aggiunge la rappresentante di Cittadinanzattiva – abbiamo capito che una App può essere utile perché, per esempio, per il mal di testa prendiamo il farmaco per abitudine e se cambiamo abbiamo paura che il mal di tesa non vada via. Si tratta di scardinare l’idea di fare le cose sempre allo stesso modo. Servono campagne informative. Con la App, che possiamo scaricare sul cellulare, se digitiamo il principio attivo, sappiamo se esiste il generico. Servono campagne di informazione dirette al medico, al paziente e al farmacista, ma anche tra cittadini, il passaparola. Strumenti di digitalizzazione come la App possono aiutarci”. 

Concorda e sottolinea il ruolo della formazione degli operatori sanitari Cicconetti, osservando che “la professione del farmacista è in evoluzione estremamente dinamica. Significa che si deve continuamente formare. Alla base serve una formazione che vada oltre quella universitaria”. Il presidente di Federfarma Roma ritiene che “le campagne informative si possono fare sia verso l’esterno, ma anche all’interno, ai professionisti. Ci vuole una campagna informativa rivolta anche a tutti gli operatori sanitari. Molte aziende producono generici sulla stessa linea produttiva del branded, quindi di fatto non c’è differenza tra i due farmaci e questo la dovrebbe dir lunga sull’identicità tra originale ed equivalente, sotto il profilo di efficacia e sicurezza: ogni profilo”.  

“La campagna informativa per gli operatori sanitari deve essere molto forte dal punto di vista tecnico – suggerisce Cicconetti – per far capire che non c’è differenza tra originator ed equivalenti. Inoltre l’empatia è importantissima, ma non la si studia. Noi facciamo corsi post laurea per comunicare con il paziente, cosa che è estremamente complicata e faticosa. Un conto infatti è parlare con un cliente giovane e preparato, un altro con un pensionato in evidente ‘digital divide’. L’ecosistema in farmacia è molto vario. Questo dovrebbe essere uno dei punti focali, nodali per la formazione del farmacista”. 

Le aziende si stanno muovendo puntato sul concetto di valore. “Nello specifico – dichiara Tornielli – il focus è ampliare l’accesso alle cure, sia al farmaco, cioè renderlo disponibile alle persone che ne hanno bisogno, ma anche l’accesso alle informazioni mediche a chi è coinvolto in prescrizione e dispensazione del farmaco e del medicinale equivalente in particolare”. 

“Nell’informazione, da parte del farmacista, il dialogo efficace è importante – continua la Pharmaceutical Affairs Head di Sandoz Italia – Per favorire questo processo, abbiamo un programma di iniziative che si chiama Sandoz plus. Nell’area produttività abbiamo inserito una serie di iniziative per la semplificazione delle operazioni amministrative quotidiane del farmacista, perché abbia più tempo da dedicare al dialogo con il paziente. Le iniziative della formazione si rifanno alla partecipazione ai corsi che siamo in grado di offrire per la consulenza ai pazienti. Sull’innovazione, terza area del progetto”, l’obiettivo “è dare al farmacista gli strumenti tecnologici per l’uso dei social media”.  

“Stiamo inoltre partendo con una campagna informativa – preannuncia – perché il paziente in strada veda qualcosa che gli ricordi, quando entra in farmacia, cosa sia un medicinale equivalente e si possa accendere una lampadina che possa far ricordare di chiedere”, da un lato, “o di capire la proposta del farmacista per questo switch. Il contributo per rendere questa scelta, all’interno della farmacia, una scelta di valore – conclude Tornielli – è dare lo strumento al farmacista che permetta di avere tempo per dialogare con il paziente e per dare l’informazione in modo fruibile”.