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Domani si scoprirà il destino di Draghi. E del paese

Lorenzo Ottanelli
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Domani sapremo tutto del nostro destino politico. Draghi rimarrà al governo, date anche le richieste internazionali e interne dei sindaci? Mistero. Tanti gli interrogativi sui comportamenti dei partiti, che tessono tele e le disfano. Il gioco di Penelope è un incessante ritorno dell’uguale.

No ai 5 stelle, gridano dalla Lega, se rimangono loro andiamo via noi. No ai 5 stelle anche da Berlusconi. L’idea elezioni subito piace, profumo di vittoria per il Centrodestra? Lontana. E a che prezzo? Certo, avrebbero una maggioranza relativa, con Meloni primo partito, tutto si gioca sui partitini del centro moderato. Berlusconi può contare su un 8% circa, Salvini sul 15. Meloni sale al 23,8%. Con il 46% non si vota, certo riuscissero a guadagnare qualche punto in più potrebbero ottenere una risicata maggioranza. Ma davvero sarebbero capaci di governare senza crisi interne? Oggi come oggi Forza Italia è europeista, Meloni è atlantista e Salvini sembra confuso. Qualche punto di vicinanza sulle questioni interne, ma poco più di questo.

Dall’altro lato della barricata è il caos totale. Il Partito democratico cerca di essere il perno di un Campo Largo che non c’è più. I 5 stelle sono nell’impasse più completa. Insieme per il futuro non sappiamo ancora cosa sarà, dove andrà, come apparirà. LeU è il porto sicuro, il fedele alleato, ma vale meno del 2%. Italia Viva è un grande punto di domanda. Azione idem.

Correggiamo il tiro. Forse domani non sapremo niente del nostro futuro politico. Se Draghi dovesse avere la maggioranza senza i Pentastellati sarebbe molto più semplice andare avanti e concludere la legislatura. In questo caso il centrodestra rimarrebbe di nuovo diviso tra ala governista e opposizione, ma per Letta si aprirebbe il dilemma: governare solo con forze centriste e di destra? Il Campo Largo faticherebbe ancora di più a farsi realtà. Se Draghi dovesse avere l’appoggio di Conte si creerebbe una frattura e il centrodestra al governo potrebbe abbandonare. Se Draghi non dovesse avere la maggioranza si andrebbe ad elezioni? O Mattarella cercherebbe un traghettatore fino alla scadenza naturale?

Mistero, dicevamo. Mistero rimane. Tutto il resto è retroscenismo. Domani è un altro giorno, si vedrà.