‘L’immensità’ di Emanuele Crialese, ‘Bones & All’ di Luca Guadagnino, ‘Il Signore delle Formiche’ di Gianni Amelio, ‘Chiara’ di Susanna Nicchiarelli e ‘Monica’ di Andrea Pallaoro sono i 5 film italiani che concorreranno per il Leone d’Oro nel concorso principale della Mostra del Cinema di Venezia 2022, 79ma edizione che si tiene nell’anno in cui ricorre il 90esimo anniversario dalla sua fondazione.
Oltre al film di chiusura della Mostra, ‘The Hanging Sun’ di Francesco Carrozzini, con Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay e Sam Spruell, c’è tanta Italia fuori concorso alla 79esima edizione della kermesse lagunare. Da Paolo Virzì a Gianfranco Rosi ad Enrico Ghezzi, non mancano temi e formati originali nei titoli italiani in cartellone del Lido. Partiamo da ‘Siccità’, di Paolo Virzì, con (tra gli altri) Claudia Pandolfi , Silvio Orlando, Valerio Mastrandrea, Sara Serraiocco ed Elena Lietti, presentato nella sezione Fuori Concorso’. Sembra un titolo quasi profetico ma, assicura Barbera nel presentarlo “è stato girato l’anno scorso”, prima dunque della grande assenza di pioggia cui si assiste da mesi nel nostro Paese.
’Gli ultimi giorni dell’umanità’ di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, presentato nella sezione Fuori Concorso ‘Non fiction’, “è la summa del pensiero ghezziano -osserva il direttore artistico Barbera- Ghezzi è un critico che ha cambiato la storia della programmazione cinematografica e della tv italiana che ha inventato programmi che hanno fatto epoca e che continuano tuttora, e con Angelo Guglielmi ha contribuito a svecchiare la tv italiana. Il film “è affascinante quanto le sue produzioni fuori sinc a cui ci aveva abituato quando compariva tutte le sere in televisione”, aggiunge.
Sempre nella sezione ‘Non fiction’ Fuori Concorso c’è ‘The Matchmaker’, di Benedetta Argentieri, un documentario sulle donne del califfato. “La regista ha ritrovato in un campo di prigionia la più famosa delle jiadiste britanniche -ha spiegato Barbera- accusata di aver reclutato sui social diverse donne occidentali done mogli dei mozioni dell’Isis, e il ritratto che riesce a fare di questa donna è davvero inquietante.
Si passa poi a ‘In Viaggio’, di Gianfranco Rosi, il primo film di montaggio di materiali non del regista, che ha come tema i viaggi in giro per il mondo di Papa Francesco. E il resoconto di alcuni viaggi che il Papa ha fatto in giro per il mondo, un film su commissione “che Gianfranco ha affrontato all’inizio con riluttanza- ha rivelato Barbera- ma poi si è appassionato al materiale che stava vedendo e ne ha tratto un film straordinario, facendo un lavoro incredibile su centinaia di ore di riprese. Se credevano di sapere tutto sul Bergoglio pensiero e sui suoi pellegrinaggi in giro per il mondo vi assicuro che alla fine del film vi ricrederete tutti come mi sono rotta redito anche io”. Ci sono infine, nella sezione Cortometraggi ‘Fuori concorso’ ‘A guerra finita’ di Simone Massi, con la voce di Gino Strada, e ‘In quanto a noi’, sempre dello stesso regista, che può vantare l’uso della voce nientemeno che di Wim Wenders.