“Non è un derby a distanza, ci siamo detti qualche giorno fa con Matteo che bisogna incrociare le agende. Abbiamo tutti 20 giorni per fare venti regioni, quindi è normale che si possano sovrapporre le date. Penso che ci vedremo con Matteo più tardi, abbiamo in programma di riuscire a prendere un caffè insieme per fare il punto anche su questo”. Lo ha detto Giorgia Meloni arrivando al mercato Vascone di Messina parlando della presenza di Salvini sempre a Messina, allo stesso orario, ma in un posto diverso. “Succede, è normale – dice – Capita di andare in una regione e trovare Matteo, in un’altra Renzi, stiamo tutti facendo lo stesso lavoro è normale che ci si incroci”.
Replicando a distanza a Matteo Renzi che oggi, in una intervista a La Stampa, la definisce “finta moderata” e “inadeguata”, la leader di Fratelli d’Italia ha poi ricordato che “siamo in campagna elettorale, che deve dire Renzi, poveretto…”. “La cosa che trovo francamente trovo avvilente di questa campagna elettorale è che io parlo di quello che voglio fare per l’Italia, invece loro parlano solo di me. Avranno qualcosa da dire agli italiani su quello che vogliono fare, a parte dire che la Meloni è un mostro impresentabile?”, si chiede.
A chi le chiede se il governatore siciliano uscente in caso di vittoria diventerà ministro per il Mezzogiorno, Meloni risponde: “”In caso di vittoria del centrodestra Nello Musumeci diventerà ministro per il Sud? Guardi io non parlo di poltrone prima di vincere le elezioni, sono una persona abituata a combattere le battaglie prima di vincerle. Ed è quello che sto facendo”.
Quanto a “Cateno De Luca candidato non mi preoccupa particolarmente, io penso che questo sia il momento della serietà, competenza, non sono affascinata dai suoi metodi, mettiamola così. Poi, ognuno fa il suo lavoro, e io rispetto tutti i miei avversari. Ma non lo considero particolarmente in partita”.