Prima di continuare il giro elettorale per l’Italia Matteo Renzi ha fatto una sosta a Firenze incontrando la stampa locale su un argomento a cui tiene molto. Il Disastro Idrogeologico. Partendo dal lago di Bilancino che in questa calda stagione ha salvato dalla razionalizzazione dell’acqua. gran parte della Toscana. Non solo Firenze ma anche Prato, Pistoia , Empoli. L’incontro per mettere l’accento sul fatto che durante il suo governo furono i finanziamenti per mettere in sicurezza le città, i paesi dalle improvvise perturbazioni.
In previsione della ricorrenza dei 60 anni dell’alluvione di Firenze, Renzi ha ricordato che entro due anni saranno terminati i lavori di adeguamento per la riduzione del rischio alluvione e del contenimento delle piene dell’ Arno nei tratti dal Valdarno superiore fino a Firenze della diga di Levane.
“Sul tema del dissesto idrogeologico siamo stati gli unici a proporre, con Renzo Piano, una unità di missione chiamata Casa Italia – Italia Sicura. Avevamo stanziato 45 milioni per la cassa di espansione del fiume Misa, a Senigallia. La chiusura di quella unità di missione, voluta dal governo gialloverde con Conte premier e Costa ministro, ha provocato un ritardo nella realizzazione dell’opera”.
“Non voglio strumentalizzare nulla – ha concluso Renzi – ma noi avevamo inserito quel progetto tra le opere finanziabili: costava 45 milioni di euro. Poteva essere evitata la tragedia di venerdì scorso”.