(Adnkronos) – E’ iniziata l’ultima settimana della campagna elettorale verso le elezioni 2022. Tutti i leader stanno stringendo sul messaggio che ritengono più utile a convincere gli elettori. Da Giorgia Meloni a Enrico Letta, passando per Carlo Calenda; da Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a Giuseppe Conte. Persone e parole, verso l’ultimo appello al voto.
Meloni contro gli attacchi al centrodestra. “In nessuna democrazia evoluta l’unica opposizione al Governo è oggetto di sistematici attacchi da parte di Ministri, cariche istituzionali e grandi media. E, soprattutto, in nessuna democrazia occidentale il Governo consente scientificamente provocazioni che potrebbero facilmente sfociare in disordini – durante la campagna elettorale – nelle manifestazioni politiche dell’opposizione. Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceausescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare”, scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Letta vede un voto come Brexit. “Io paragono questo voto alla Brexit. E’ la nostra Brexit”. Letta in un colloquio con il Foglio torna sui rischi legati a una vittoria del centrodestra. “Calenda e Renzi hanno un obiettivo: distruggere noi, attaccare la sinistra. Trascurano che la sfida è contro la destra. E’ una destra che, non ho paura di dire, staccherebbe l’Italia dal resto dell’Europa”. Un concetto che il ministro Roberto Speranza, intervistato dall’Adnkronos, rafforza, commentando la visita del leader Pd a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz:
“E’ meglio la fotografia di un’Italia autorevole, come è stata finora con Draghi, che si siede con Scholz e Macron per risolvere i problemi strutturali che ci sono? O è meglio l’Italia che alza le magliette di Putin o che fa i convegni con l’ultradestra spagnola o con Orban? Questa è la scelta di fondo. In questi 5 giorni ciascuno deve rispondere alla domanda: qual è l’interesse dell’Italia?”.
Calenda, abbandonate le tifoserie. Sono due tweet in rapida successione a sintetizzare il messaggio di Carlo Calenda. Il primo: “Le pagliacciate di Salvini a Pontida, le posizioni sempre più aggressive della Meloni sull’UE preparano la tempesta perfetta per l’Italia, in caso di vittoria della destra. Basta ascoltare gli interventi per capire che sono totalmente inadeguati per gestire il paese”. Il secondo: “Dall’altro lato del campo la confusione è totale. Letta dichiara che non governerà con gli alleati e neppure con i 5S. Bonaccini invece vuole i 5S. Non hanno un programma comune. Noi possiamo offrirvi un’alternativa seria e pragmatica. Abbandonate le tifoserie votate #TerzoPolo”.
Salvini non ha ancora rinunciato a fare il premier. “Se Mattarella lo decidesse, sarebbe un onore fare il premier”. La frase pronunciata da Matteo Salvini a Pontida lascia aperte le interpretazioni sulle presunte divisioni all’interno del centrodestra. Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fdi alla Camera, ospite di Adnkronos Live, taglia corto: “Oggi c’è bisogno di un governo saldo”, la “famiglia” del centrodestra “nei fatti resta unita da 30 anni. Ragionerei piuttosto sulle eventuali alternative: dall’altra parte si litiga di meno perché non riescono a trovarsi insieme. La governabilità è fondamentale e l’unica coalizione che può garantirla è il centrodestra”.
Berlusconi contro l’astensionismo. “La pillola di oggi ha uno scopo preciso. Denunciare una situazione che è davvero incredibile ed è inaccettabile in quella che vuole essere una vera e compiuta democrazia. Parlo del tasso di astensionismo, cioè del numero di italiani che dicono che non andranno a votare. È un tasso superiore al 40%, a cui bisogna aggiungere l’11% degli italiani indecisi. Questo significa che ben 23 milioni di italiani non andranno a votare e non capiscono l’importanza della scelta storica da compiere da tutti noi il 25 settembre. È davvero incredibile che il 50% degli italiani non voti. C’è da domandarsi: ma siamo ancora in una democrazia?”, sottolinea Silvio Berlusconi nella consueta pillola quotidiana dedicata alla campagna elettorale.
Conte gioca la carta del fondatore Grillo. “A Genova ne approfitto per un rapido saluto a Beppe. Con cuore e coraggio sempre #dallapartegiusta”, scrive su Facebook il leader del M5S Giuseppe Conte, postando una foto con Beppe Grillo. I due sono ritratti di spalle, mentre guardano il mare del capoluogo ligure.