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Ucraina, “morale sta precipitando anche fra i mercenari”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Corpi stesi gli uni accanto agli altri prima di essere sepolti in una fossa comune. Sono le immagini di cui è entrata in possesso la Cnn e che, oltre alle vittime ucraine dei mercenari del Gruppo Wagner, mostrano anche le condizioni nelle quali l’elite mercenaria russa si trova a combattere sul campo ucraino: senza giubbotti anti proiettili e senza elmetti, con una dotazione insufficiente e praticamente esaurita di granate e munizioni. Questo a dispetto della propaganda – come conferma all’emittente americana Marat Gabidullin, un ex comandante Wagner, un tempo a capo di 95 mercenari in Siria e che adesso ha chiesto asilo all’Europa – che ha fatto della dotazione militare avveniristica, composta da armi pesanti e persino elicotteri, un cavallo di battaglia per attrarre nuove reclute nel gruppo militare privato.  

Il video e l’intervista all’ex comandante del Wagner gettano dunque una nuova luce, più fosca, sul gruppo mercenario, che, quanto ad armi e e successi sul campo, non se la passerebbe meglio dell’esercito ufficiale di Mosca. Gabidullin infatti lamenta una carenza organizzativa che si traduce in molte perdite anche per il suo ex gruppo militare. Wagner, dichiara, ha “problemi di approvvigionamento e di morale”, anche perché potrebbe essere accusato di crimini di guerra, come già successo alle truppe regolari russe. Insomma, la notorietà globale di cui per molti anni ha goduto il gruppo di assalto “fuori dagli schemi” russo, sembra essere ora in crisi e le crepe nell’elite mercenaria stanno venendo fuori assieme ai contraccolpi all'”operazione militare speciale” di Putin in Ucraina provenienti dalla controffensiva di Kiev e all’annuncio di una “mobilitazione parziale” per i coscritti che ha spinto più di 200.000 cittadini russi a fuggire nei paesi vicini. 

Gabidullin tuttavia riconosce a Wagner un ruolo fondamentale sul campo ucraino, dal momento che la gestione diretta della guerra da parte del Cremlino “è caduta nel caos”. Una tesi confermata anche dal ministro della Difesa di Kiev Oleksiy Reznikov, che alla Galileus Web ha detto che le truppe Wagner sono state dispiegate nelle “missioni più difficili e importanti”, svolgendo un ruolo chiave nelle vittorie russe a Mariupol e Kherson.