(Adnkronos) –
Unicredit batte le previsioni degli analisti finanziari e archivia chiude i primi nove mesi del 2022 con un utile netto contabile, che include la Russia, di 3,99 miliardi di euro, in aumento del 34,1% su base annua. Esclusa invece la Russia, nei nove mesi il risultato netto contabile è di 4,21 miliardi, in crescita del 51%. Risultati finanziari definiti dall’amministratore delegato del gruppo, Andrea Orcel, “eccezionali. Questo è il nostro settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell’anno, da almeno un decennio”. Rispetto al piano strategico, poi, “siamo in netto anticipo sugli obiettivi”, nonostante “il prudente consolidamento delle linee di difesa”.
Visti i risultati del trimestre, il contesto dei tassi d’interesse più favorevole, il basso costo del rischio e la riduzione dei costi, la banca ha alzato gli obiettivi per l’intero esercizio 2022 e prevede ricavi superiori a 17,4 miliardi di euro e un utile netto oltre quota 4,8 miliardi, esclusa la Russia. L’esposizione cross-border del gruppo verso la Russia è stata ridotta, a costi minimi, complessivamente del 50% a circa 3,1 miliardi di euro, attraverso azioni “proattive e disciplinate” e verrà mantenuto “un progressivo approccio di de-risking”.
Sul fronte dei conti i ricavi totali del terzo trimestre si sono attestati a 4,5 miliardo, in rialzo del 4,5% su base annua. I ricavi netti hanno raggiunto quota 4,2 miliardi, in progresso del 6,8%, con il margine di interesse che si è attestato a 2,2 miliardi, in calo del 3,2% sul trimestre precedente. Le commissioni sono state pari a 1,6 miliardi, in calo dell’1,8% e i costi sono stati di 2,3 miliardi, in calo del 3,1% su base annua per effetto dei minori costi per il personale, soprattutto in Germania e Italia, con un rapporto costi/ricavi del 50,2% per cento nei primi nove mesi, in calo di 4,3 punti percentuali. Il Cet1 ratio di gruppo si è attestato a 15,41% per cento nel terzo trimestre, in calo di 32 punti base sul trimestre precedente.
“Lo slancio nei nostri risultati del 2022, la generazione organica di capitale al di sopra del piano e il continuo rafforzamento del nostro bilancio creano una solida base per una distribuzione almeno pari a quella del 2021, in attesa delle dinamiche del quarto trimestre, dell’approvazione della vigilanza e degli azionisti”, ha sottolineato Orcel. “Una volta completato il piano di buyback avremo rispettato il nostro impegno di una distribuzione agli azionisti nel 2021 di 3,75 miliardi di euro”, ha aggiunto.