La crisi non risparmia neppure gli innamorati. A Firenze infatti, secondo le stime Confcommercio, rispetto allo scorso anno, si è registrato un nuova flssione che ha riguardato in particolare il settore della ristorazione. In poche parole gli innamorati hanno preferito cenare a casa. “Uno scenario desolante – dichiara Lino Amantini, vicepresidente di Fipe Confcommercio Firenze – ricordo dieci anni fa quando, per il 14 febbraio, era difficile trovare un tavolo se non si prenotava. Ieri sera i ristoranti erano vuoti.” Un calo che rispetto al San Valentino 2012 si attesta intorno al -30% e, se paragonato a quello di dieci anni fa, i numeri sono ancora più preoccupanti: “Stiamo parlando di un -80% – spiega Amantini – si ha paura di spendere, si preferisce stare in casa e mettere da parte i soldi per le spese di tutti i giorni. Regna l’insicurezza di chi ha paura di non arrivare a fine mese e questo è il risultato. E per rendersene conto non importa andare a vedere le sedie vuote dei ristoranti, basta vedere le vetrine dei negozi. Nessun addobbo e poche promozioni per i regali”.
Quest’anno la festa degli innamorati ha registrato una contrazione molto forte non solo nel settore della ristorazione ma anche sul fronte degli articoli da regalo: nel settore orafo, ad esempio, si è registrato un calo del 20% circa: “L’area del centro storico ha avuto un grosso calo di vendite – spiega Sara Manetti, presidente Orafi Confcommercio – le cause vanno non solo imputate alla crisi ma anche alla difficoltà con la quale si raggiunge il centro e proprio per questo motivo la maggior parte delle persone preferisce andare nei grandi centri commerciali”.
L. G. Torrini