Continua lo scontro ideologico e verbale tra i sindacati rsu e il primo cittadino di Firenze. Dopo lo sciopero di ieri commentato da Renzi come “un offesa ai lavoratori fiorentini” in quanto portatore di disagi alla viabilità, il sindaco rincara oggi alla fine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della corte dei conti “(lo sciopero di ieri) ha assunto i toni della pagliacciata. Ci sono toni seri e toni da pagliacciata. Io più volte ho chiesto il dialogo, noi vogliamo che si risolva questa vicenda delicatissima con la serietà, eri è stata una pagliacciata. Ai sindacati del comune il compito di scegliere fra serietà e pagliacciata. Ieri hanno scelto le pagliacciate. Se tornano alla ragionevolezza bene, sennò prego si accomodino” Dichiarazioni sostenute dal gesto simbolico di gettare uno dei manifesti lasciati ieri dai protestanti in un vicino cassonetto dell’immondizia. Immediata la replica dei rappresentanti rsu: “Il gesto di gettare un nostro cartello nel cestino all’uscita dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti è il primo atto concreto che il sindaco Matteo Renzi compie in questa vicenda dal taglio dei nostri stipendi. E’ già qualcosa, ce ne compiaciamo, da tempo, Renzi avrebbe dovuto convocarci per affrontare finalmente la questione della riduzione del compenso dei dipendenti comunali. Ma ancora non lo ha fatto”
Gian Luca Caramelli