Home VETRINA Papa: “Miliardi per le armi che distruggono tutto, vergogna”

Papa: “Miliardi per le armi che distruggono tutto, vergogna”

Adnkronos
234
0

Nuova denuncia del Papa sul mercato delle armi. “Oggi, si spendono miliardi per le armi, si bruciano altre enormi risorse nell’industria dell’effimero, del trucco per esempio, e dell’evasione. Vergognoso che l’umanità è capace di portare avanti l’industria delle armi che distruggono tutto, e non” riesce a garantire “la salute” per tutti che “è bene primario. Nel XXI secolo tanti fratelli non hanno accesso alla sanità di base: è vergognoso che l’umanità non sia capace di risolvere questo”, la denuncia a braccio del Papa in occasione dell’udienza ai medici con l’Africa del Cuamm.

“La vostra opera è un modo concreto di mettere in pratica una cosa che chiediamo ogni giorno nel “Padre nostro”. Noi domandiamo al Padre celeste: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. E questo “pane” è anche la salute. La salute è un bene primario, come il pane, come l’acqua, come la casa, come il lavoro. Voi vi impegnate perché non manchi il pane quotidiano a tanti fratelli e sorelle che oggi, nel XXI secolo, non hanno accesso a un’assistenza sanitaria normale, di base”, ha detto Bergoglio.

“Quando preghiamo “dacci oggi il nostro pane quotidiano” – ha ammonito – dovremmo pensare bene a quello che diciamo, perché tanti, troppi uomini e donne, di questo pane, ricevono solo le briciole, o nemmeno quelle, semplicemente perché sono nati in certi luoghi del mondo. Penso a tante mamme, che non possono avere un parto sicuro e a volte perdono la vita; o a tanti bambini, che si spengono già nella prima infanzia”.

Il Papa ha annunciato che a inizio 2023 dovrebbe recarsi in Sud Sudan. “A Dio piacendo mi recherò all’inizio del prossimo anno”, ha detto Bergoglio incontrando i medici con l’Africa del Cuamm. “La vostra presenza qui oggi – ha osservato Francesco – porta il mio cuore vicino a Paesi che mi sono particolarmente cari, come la Repubblica Centrafricana, dove sono stato nel 2015 per aprire la Porta Santa, a Bangui; e il Sud Sudan dove a Dio piacendo mi recherò all’inizio del prossimo anno”.

“Sono Paesi poverissimi e fragili, che il mondo considera importanti solo per le risorse da sfruttare e che invece il Signore considera suoi prediletti, nei quali vi manda ad essere buoni samaritani, testimoni del suo Vangelo. Non abbiate timore – le parole del Papa – ad affrontare sfide difficili, a intervenire in luoghi remoti e segnati dalla violenza, dove le popolazioni non hanno la possibilità di curarsi. Siate con loro! Dovessero occorrere anni di fatiche, dovessero susseguirsi delusioni e fallimenti per ottenere dei risultati, non scoraggiatevi. Perseverate con il servizio ostinato e il dialogo aperto a tutti come strumenti per la pace e il superamento dei conflitti”.