”L’attività di prestito sociale condotta da Unicoop Firenze da oltre un quarantennio è stata sempre regolata da principi etici e di prudenza ben precisi. Unicoop Firenze in particolare ha 2,3 miliardi di prestito sociale dei quali 1,7 miliardi investiti in immobili della cooperativa, 200 milioni in attrezzature e la parte restante (400 milioni) sostanzialmente liquida. La cooperativa ha inoltre un patrimonio proprio di circa 1,5 miliardi di euro, costruito con decenni di attivita’, gestito con linearita’ e con gli stessi principi etici e di prudenza”. Lo afferma una nota del Consiglio di Gestione di UnicoopFirenze, presieduto da Goffredo Biancalani, in riferimento alle notizie di stampa sulle vicende Mps. Unicoop Firenze e’ azionista della banca senese con il 2,7% del capitale e nel cda di Mps è rappresentata da Turiddo Campaini, presidente del Consiglio di Sorveglianza della cooperativa. ”Non ci sono infatti investimenti ‘opachi’ o titoli tossici che possano mettere a rischio la solidita’ della cooperativa. In particolare il portafoglio – assicura il Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze – e’ costituito da investimenti assolutamente liquidi e sicuri. Si tratta infatti in gran parte di titoli di Stato italiani e tedeschi nonche’ obbligazioni Bei (Banca europea per gli investimenti) e obbligazioni corporate di primarie societa’ italiane”. Nello stesso contesto, continua la nota di Unicoop Firenze, ”evidentemente va letta la partecipazione azionaria nella Banca Monte dei Paschi di Siena (iscritta nel corso del 2012 per un valore di circa 300 milioni e che varrebbe circa un terzo secondo le attuali quotazioni borsistiche) che, naturalmente, niente ha a che vedere con la gestione finanziaria, in quanto scelta da sempre strategica – come costantemente ribadito nel tempo – coerente con il forte legame di Unicoop Firenze con il territorio e dettata dalla constatazione di quanto il Monte dei Paschi sia stato e sia importante per il tessuto economico e imprenditoriale della Toscana”.