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Manovra 2023, verso fiducia. Meloni: “Pos? Trattativa ancora aperta con Ue

Adnkronos
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(Adnkronos) – E’ in arrivo per stasera alle 19.30 il terzo pacchetto di emendamenti del governo alla manovra 2023. Lo riferiscono fonti parlamentari al termine dell’Ufficio di presidenza. Esponenti dell’opposizione esprimono tuttavia un certo scetticismo su questa tabella di marcia visto i continui rinvii degli ultimi giorni. Un iter che sta ritardando l’esame del provvedimento, atteso a questo punto al voto finale in Aula venerdì, ricorrendo con tutta probabilità alla fiducia. 

Resta l’obbligo del Pos? “Quello è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la Commissione. Se non ci sono i margini, ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti”. Così il premier Giorgia Meloni lasciando il Senato dopo il concerto di Natale. 

“E’ una manovra, non è mai un’approvazione facile. Però penso che, nelle condizioni e con i tempi che avevamo, abbiamo fatto del nostro meglio per dare al Parlamento la possibilità di avere i tempi di valutare la legge di bilancio”, ha affermato ancora Meloni. 

“Ricordo che un governo che non nasceva nel mese di ottobre ma a fine febbraio presentò la legge di bilancio attorno al 20 novembre, se non vado errata… Noi abbiamo fatto del nostro meglio, poi ovviamente l’opposizione fa il suo lavoro come è giusto che sia”, ha sottolineato. 

“Noi siamo stati molto disponibili anche a valutare nel merito le singole proposte che arrivano, perché se arrivano buone proposte non ci sono problemi ad approfondirle. Se invece l’approccio è un approccio pregiudiziale, il governo deve fare il governo e l’opposizione fa giustamente l’opposizione”, ha aggiunto. 

Stop e ripartenze e nuovo stop si sono verificati in commissione Bilancio alla Camera dove è stata decisa una nuova sospensione dei lavori e una seconda riunione dell’Ufficio di presidenza. Il Pd ha rinnovato la richiesta al governo di avere un parere su degli emendamenti che l’esecutivo avrebbe inserito “surrettiziamente” , ha detto la capogruppo Debora Serracchiani, nel maxi emendamento tra questi il credito di imposta per le Zes e per il Mezzogiorno.