“Ancora tensioni in un istituto penale minorile dopo quanto accaduto pochi giorni fa al Beccaria di Milano. Gli episodi non sono altro che la punta dell’iceberg di annose storie che parlano di disagio, mancanza di futuro, risorse scarse, personale lasciato allo sbando. Se si aggiunge che gli attori di queste storie sono ragazzi giovanissimi è facile immaginare quale sia lo sconforto che tutto ciò provoca. L’episodio di Casal del Marmo insieme al quotidiano allarme che proviene dagli istituti deve essere motivo di preoccupazione per tutti”. Lo afferma Ilaria Cucchi conversando con i giornalisti davanti al carcere minorile di Casal del Marmo dove ieri sera è divampato un incendio. Due detenuti sono stati ricoverati in ospedale per intossicazione, tre agenti di polizia penitenziaria hanno dovuto far ricorso alle cure ospedaliere.
“Reclusi e personale penitenziario sono vittime di un sistema che è fallito e fa fatica a garantire l’applicazione dell’articolo 27 della Costituzione. Il carcere deve reinserire, non disumanizzare – prosegue Cucchi – Certo questo ulteriore episodio ci mette di fronte al tema di quanto sia opportuno parlare di carcere minorile e di quanto sia necessario pensare al suo superamento. Il tema della giustizia carceraria riguarda tutte e tutti noi. Se invece rimarrà relegato all’interno dei muri di contenimento, rischia di restare sempre e solo un problema. Apriamo un’inchiesta nazionale sulla condizione carceraria e il rispetto dei diritti”, conclude Cucchi.