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Palermo, è morto Biagio Conte: missionario laico sempre vicino agli ultimi

Adnkronos
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(Adnkronos) – È morto alle sette di questa mattina, a Palermo, Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Missione di Speranza e Carità. Era malato da tempo. Negli ultimi giorni sono stati numerosi i palermitani che sono andati a trovarlo in via Decollati, tra cui il Governatore siciliano Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla. Nei giorni scorsi aveva voluto partecipare, nonostante le gravissime condizioni, alla santa messa, sul lettino, accompagnato dal medico e dalle persone a lui più vicine. 

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che aggiunge: “Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità”.  

“È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo, anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”, conclude il primo cittadino.  

“Ci turba, ci rattrista, ci addolora, la notizia della scomparsa di Biagio Conte, un uomo santo, giusto, buono, a cui tutti dobbiamo qualcosa per la testimonianza che ha reso nel corso di tutta la sua vita, di amore e dedizione senza riserve, ai più poveri, ai derelitti, agli ultimi”. Così la Cisl Sicilia in una nota, alla notizia della scomparsa del missionario laico. “Siamo tutti in debito verso quest’uomo che ha riportato ai giorni nostri la vicenda umana di san Francesco – dice il segretario Sebastiano Cappuccio -. Come il santo di Assisi, anche fratel Biagio ha rinunciato alle comodità che poteva offrirgli una famiglia di imprenditori edili, per dedicare la sua vita agli immigrati, ai senzatetto, agli emarginati, agli ultimi”.  

“Come sindacato – scrive la Cisl – ci ispireremo al suo esempio. Alla rotta da lui indicata, nel segno della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione. Della fratellanza e della pace. Alle pubbliche istituzioni, a cominciare dalla Regione, chiediamo di far di tutto e in ogni modo affinché la Missione fondata da Biagio Conte, viva, realizzando appieno il suo sogno, di un umanesimo senza confini e senza riserve. In quel sogno anche noi ci riconosciamo. E solo se la sua Missione sarà messa nelle condizioni di operare senza ostacoli e senza alcun problema, potremo dire tutti di aver raccolto e fatto nostro il testimone della sua esemplare vita”, conclude il sindacato.