(Adnkronos) – In una delle sue ultime interviste Sofia Goggia, ricordando l’infortunio di St. Moritz, ha descritto la sua vita come un film: “Mi riferivo alle 24 ore folli che ho vissuto a St. Moritz dove ho fatto il podio rompendomi la mano, sono scesa a Milano per l’operazione e il giorno dopo mi sono presentata e ho vinto”. Lo dice Goggia, ospite di Atleti al Massimo, il programma sportivo condotto da Massimo Caputi su Rtl 102.5 News.
“La mia vita è intensa perché io sono una ragazza intensa. La mia vita rispecchia le sfaccettature del mio carattere. Ciò che mi stimola ad andare avanti è proprio l’essenza di questa vita: la fame, le scelte totalizzanti, la dedizione e la devozione verso gli obiettivi. Nonostante i risultati ottenuti, sono contenta di essere ancora guidata e motivata dal fuoco sacro della passione”.
Goggia racconta anche cosa si prova ad essere una campionessa di fama mondiale e delle conseguenze che ne derivano: “Sento la responsabilità di adottare un’etica comportamentale che possa essere d’esempio per le nuove generazioni. Non è un peso, questa vita l’ho sempre voluta, me la sono conquistata e per essere dove sono ho fatto delle scelte abbastanza drastiche”.
Infine, la campionessa parla anche di salute mentale nel mondo dello sport: “L’equilibrio psicologico è importantissimo, bisognerebbe parlare di ’emotional health’ perché sono le emozioni che ci fregano. Il mio lavoro è incentrato molto su quello. Al di fuori dello sci ciò che mi emoziona sono quei momenti di amore, famiglia e amicizia. I momenti che mi hanno fatto vibrare il cuore”, conclude.