(Adnkronos) – Maltempo sull’Italia, arriva il picco. Il nocciolo artico russo NìKola continua a raggiungere l’Italia dalla Porta della Bora: le correnti fredde arrivano direttamente dalla pianura del fiume Volga, laddove il termometro segna -20°C di notte e -10°C di giorno, spiegano gli esperti del sito www.iLMeteo.it.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, indica nelle giornate di giovedì e venerdì il picco del maltempo a causa di un nuovo ‘ingrediente’ fondamentale. In questi ultimi giorni, l’afflusso di aria artica continentale secca dalla Russia ha fatto scendere le temperature su tutto lo Stivale, ma le precipitazioni sono state scarse o assenti. Il nuovo ingrediente, che stravolgerà il meteo dei prossimi giorni, è un ciclone nordafricano che potrebbe entrare in scena: il carico di aria umida e mite associato al ciclone, scontrandosi con l’aria artica, causerebbe maltempo estremo su alcune regioni del Sud e del Centro.
Entriamo nel dettaglio: tra oggi e domani è prevista la risalita di questo ciclone dal Sahara verso lo Stretto di Sicilia e il Canale di Sardegna; il vortice potrebbe addirittura intensificarsi molto velocemente davanti alla Tunisia e assumere un ‘cuore caldo’, come si dice in gergo meteorologico: con questa previsione si svilupperebbe una forte instabilità associata a forti venti. In pratica non è esclusa la formazione, eccezionale e fuori stagione, di un ‘Medicane’, un MEDIterranean hurriCANE o uragano mediterraneo: se questa ipotesi fosse confermata avremmo severo maltempo intorno alla Sicilia con accumuli nevosi eccezionali. Si stima che potrebbero cadere fino a 150 cm di neve fresca sull’Etna e fino a 100 cm su Aspromonte, Peloritani, Nebrodi e localmente fino alle Madonie. Insomma veri e propri ‘nubifragi di neve’ tra stasera e venerdì all’estremo Sud, ma non è escluso che il ciclone, o ‘Medicane di neve’, possa portare tanta neve anche in Sardegna, specie sul Gennargentu, come già successo negli ultimi giorni.
Prima di arrivare alla situazione ciclonica, dobbiamo segnalare però nelle prossime ore un ulteriore calo delle temperature: il termometro in montagna si porterà fino a 12 gradi sotto le medie climatiche del periodo, mentre in pianura qualche nevicata arriverà a macchia di leopardo dalla Romagna fino alla Puglia. Qualche fiocco svolazzante è previsto anche sulle Alpi occidentali, non sufficiente però a sconfiggere la persistente e pesante siccità che sta ancora interessando in particolare il Piemonte.
In sintesi, dopo il freddo russo arriverà un ciclone tunisino con aria calda: il mix sarà esplosivo con fenomeni estremi attesi al Sud e sulle Isole Maggiori. D’altronde l’arrivo eccezionale del nocciolo artico NìKola era stato previsto da giorni e il meteo ha confermato un quadro estremo e molto raro con l’attivazione del gelido vento Buran sulle Pianure Sarmatiche.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 8. Al Nord: sole e molto freddo. Al Centro: instabile sul medio versante adriatico con locali nevicate in prossimità delle coste. Rovesci sul sassarese. Al Sud: nuvoloso sulle ioniche, peggiora via via più intensamente su Sicilia e Calabria meridionale.
Giovedì 9. Al Nord: sole e freddo. Al Centro: instabile su adriatiche e Sardegna orientale, neve in collina. Al Sud: grave maltempo in Calabria e Sicilia con tanta neve oltre i 600-700 metri specie sui settori tirrenici e ionici.
Venerdì 10. Al Nord: sole; molto freddo al mattino. Al Centro: prevalenza di sole, molto freddo al mattino. Al Sud: ancora forte maltempo su Sicilia e Calabria.
Tendenza: nel weekend rimonta dell’Anticiclone delle Azzorre con ritorno del sole e deciso miglioramento anche al Sud; ancora molto freddo nella notte con gelate diffuse.