Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, è stato eletto presidente dell’Iclcm – International Committee for Literary and Composers’ Museums, il Comitato Tematico Internazionale di Icom per i musei letterari e musicali e le case museo di scrittori e musicisti. Rigoli succede a Fredrikke Hegnar von Ubisch dell’Asker Museum (Oslo, Norvegia), a Galina Alekseeva del Museo Tostoj (Yasnaya Polyana, Russia) e a Lothar Jordan già direttore del Kleist-Museum (Francoforte, Germania) e attualmente presidente del Programma Unesco “Memory of the World”, sottocomitato Educazione e Ricerca (Parigi, Francia).
«È un grande onore aver ricevuto questo incarico internazionale – commenta Adriano Rigoli -. Il mio obiettivo come presidente del Comitato Iclcm è quello di riprendere la tradizione di conoscenza e scambio reciproco che ha caratterizzato il nostro comitato internazionale negli anni passati con incontri annuali e scambi di informazioni ed eventi tra i membri. Il mio progetto è quello di sviluppare partnership per eventi congiunti a livello internazionale: partendo dalla conoscenza dei reciproci progetti, dobbiamo proseguire sulla strada di una più stretta collaborazione tra musei letterari e musicali e case museo di scrittori, poeti, musicisti e compositori che siano, luoghi straordinari».
Soddisfazione è stata espressa anche dal vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della memoria, Marco Capaccioli: «Mi congratulo con Adriano per il suo nuovo incarico all’interno del Comitato Iclcm. Un ruolo di spessore internazionale che credo rappresenti un risultato più che positivo per tutta l’Associazione. Spero e credo che questo contribuirà a dare ulteriore impulso al lavoro dell’associazione, sempre più proiettata verso la valorizzazione delle case museo non solo a livello italiano ma sviluppando anche sinergie a livello europeo e internazionale».
Insieme a Adriano Rigoli sono stati eletti come consiglieri: Galina Alekseeva (Russia), Lothar Jordan (Germania), Vesna Delic Gozze (Croazia), Alla Bayramova (Azerbaijan), Yuriy Komlev (Russia), Antra Medne (Lettonia)