Dal fotomontaggio si piò vedere come faranno con le vibrazione dell’attuale treno suburbano a salvaguardare uno dei monumenti più importanti al mondo
L’assessora Del Re ha rilanciato con decisione la possibilità di far passare il tram da Piazza del Duomo a due passi dal Battistero. Per quanto riguarda il passaggio dal Duomo Del Re ha fatto sua la velina lanciata dall‘Ordine degli Ingegneri, con il presidente della commissione Trasporti Fiorenzo Martini, il 1 luglio 2022 che ha invitato le istituzioni locali a aprire una riflessione sul sistema delle tramvie fiorentine.
Si arrivò al referendum consultivo sulla tramvia sulle linee 2 (Peretola – piazza della Libertà) e della linea 3 (Careggi – viale Europa) il 18 febbraio 2008 concluso con una bocciatura. I votanti, infatti, furono insufficienti al raggiungimento del quorum, il 39,4%: tra i votanti i contrari superarono di misura i favorevoli.
Fabrizio Bartaloni, personaggio politico che non ha lasciato traccia, pensa alla sua posizione di presidente di Tram Spa “Necessaria se non indispensabile – afferma – per dare un senso compiuto alla rete di trasporto pubblico, Non esiste che un centro storico come quello di Firenze possa contare sul trasporto dei bussini elettrici che traportano pochissime persone. La tecnologia ha fatto passi da gigante, si parla del passaggio al Duomo perché sarebbe la cosa più sensata da fare”. E’vero che la tecnologia è andata avanti ma non per i treni suburbani nati negli anni ’70, ingombranti e ancora rumorosi.
IL testo del comunicato degli ingegneri fiorentini
“E’ del tutto evidente – dice Martini – che il sistema ha un ‘buco’ proprio nel cuore del centro storico. Ci fa piacere che anche ultimamente si sia tornati a considerare la possibilità di far arrivare la linea fino alla fine di via Cavour, davanti alla Prefettura. Ma ci farebbe ancora più piacere che la tramvia giungesse fino al Duomo.”