Un jet russo si è scontrato contro un drone nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Nero. Lo ha detto il generale dell’aeronautica statunitense James Hecker, spiegando che “il nostro aereo MQ-9” senza pilota “stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell’MQ-9”. Si tratta, ha aggiunto il generale americano, di “un’azione poco sicura e poco professionale da parte dei russi” che ”ha quasi causato la caduta di entrambi gli aerei”.
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”Chiediamo ai russi di comportarsi in modo professionale e sicuro” aggiunge Hecker, sostenendo che “gli aerei statunitensi e alleati continueranno a operare nello spazio aereo internazionale”, Hecker ha aggiunto che ”chiediamo ai russi di comportarsi in modo professionale e sicuro”.
Scontro jet Russia-drone Usa, cosa è successo: la ricostruzione | La Gazzetta di Firenze
DRONI ABBATTUTI – I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato “in un giorno” 23 razzi Himars, Smerch e Uragan e abbattuto 17 droni delle Forze armate ucraine. Lo ha annunciato alla stampa il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Tass. Secondo Konashenkov, l’esercito russo ha distrutto razzi e droni nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk. Il portavoce ha aggiunto che dall’inizio dell'”operazione militare speciale” le forze armate russe hanno distrutto 401 aerei, 220 elicotteri, 3.418 droni senza pilota, 412 sistemi missilistici antiaerei e 8.293 tra carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento.
AUTO ESPLODE A MELITOPOL – Un’automobile è esplosa nel cortile di un edificio a Melitopol, città ucraina occupata dai russi. Lo scrive l’agenzia stampa russa Tass, citando i servizi di emergenza della regione occupata di Zaporizhzhia. Non vi sono informazioni sulle vittime e le circostanze dell’esplosione.
PUTIN – Gli attuali problemi sono iniziati “con il crollo dell’Unione Sovietica”. A dirlo oggi, riferisce l’agenzia stampa Tass, è il presidente russo Vladimir Putin, mostrandosi nostalgico di quando le grandi potenze si erano distribuite “le loro zone d’influenza”. “Naturalmente, tutti i problemi sono iniziati dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Perché? L’allora ordine mondiale, in un senso che ancora esiste oggi, è stato costruito dopo la seconda guerra mondiale dai paesi che hanno vinto il conflitto. Prima di tutti, Stati Uniti e Unione Sovietica”, ha detto Putin. Allora, ha rievocato Putin, gli stati “si erano distribuiti fra loro le zone di influenza e non interferivano fra loro”. “Naturalmente c’erano abbastanza problemi, compresa la crisi dei Caraibi, ma comunque (Usa e Urss) coesistevano”, ha proseguito, riferendosi alla crisi dei missili di Cuba.
ZELENSKY – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riunito lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev per discutere della situazione a Bakhmut e dei combattimenti in corso in prima linea. “Dopo aver valutato i progressi dell’operazione di difesa nell’area di Bakhmut, tutti hanno concordato sulla necessita di portare avanti un ulteriore controllo e difesa della città di Bakhmut” nell’oblast di Donetsk nell’Ucraina orientale, ha scritto l’ufficio del presidente Zelensky in una nota. Si è anche parlato della fornitura di armi e munizioni alle forze armate ucraine impegnate in prima linea.