Alla fine la Giunta regionale ha deliberato. Dal 24 aprile, infatti, coloro che hanno auto diesel Euro 5 non potranno più circolare su buona parte dei viali di circonvallazione di Firenze. Non per tutti, però, varrà da subito. Si inizierà con le auto più vecchie: le immatricolate nel 2010-11.
Si passerà allo scaglione successivo a giugno, per i veicoli immatricolati nel 2012-13. Mentre a settembre avverrà per quelli del 2014-15.
L’intervento della Regione potrebbe essere poi rivisto. Il provvedimento, infatti, è reso necessario per non superare i livelli di smog che stanno inquinando l’aria di Firenze. Gli alti livelli di polveri sottili sono stati ampiamente superati e le auto diesel sono tra i veicoli più inquinanti in circolazione. Da qui la scelta.
Inizialmente prevista per l’1 marzo, poi il provvedimento è stato rimandato ad aprile e ora sembra che il 24 aprile possa essere il termine ultimo per il primo blocco.
La Regione e il Comune hanno comunque fatto sapere che potrebbero rivedere il calendario, posticipando o stoppando la norma. In quali casi? Se i livelli di smog diminuissero sotto la soglia critica. Già, infatti, è stata bloccata la circolazione dei veicoli Euro 4, con controlli dei vigili urbani.
Intanto le istituzioni fanno sapere che stanno pensando di sfruttare i 10 milioni per lo scudo verde per ampliare e migliorare il servizio pubblico, che però è in una situazione di completo stallo.
Le opposizioni sono sul piede di guerra. Come può, infatti, un cittadino cambiare auto in un mese? E quali sono gli incentivi al rinnovo del proprio parco macchine, con auto che costano molto più che in precedenza? Soprattutto per coloro che vivono al di fuori del Comune di Firenze?
L’INTERVENTO DI FRATELLI D’ITALIA
“Chi può permettersi di cambiare vettura nel giro di poche settimane? Le famiglie e le imprese che possono farlo si contano sulle dita di due mani. La decisione odierna sarà una vera e propria mazzata per molti cittadini. Il blocco dei Diesel entrerà in vigore fra poco più di un mese. Una fretta di cui non comprendiamo il motivo, specie in una città come Firenze in cui l’utilizzo delle quattro ruote è ancora indispensabile vista la carenza di mezzi pubblici”, ha dichiarato Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.
“Il Pd sta affrontando nel modo più sbagliato possibile il problema dell’inquinamento. Andare nella direzione di stimolare l’acquisto di mezzi più ecologici è sicuramente una via da percorrere, ma serve più tempo e, soprattutto, lo stanziamento di incentivi adeguati per venire incontro ai soggetti meno abbienti. La sinistra toscana, in nome di una rincorsa ideologica all’ecologismo, si è totalmente dimenticata della maggioranza dei cittadini e, in particolare, di quelli che hanno meno risorse economiche. Ormai è chiaro da che parte sta il Pd, dalla parte di coloro che possono permettersi un’auto nuova ogni anno” e dal capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi.
“In Consiglio comunale ci opporremo a questa decisione presentando un’ordinanza sindacale” sottolinea Draghi.