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Terzo Polo, Renzi: “Da Calenda attacchi giustizialisti tipici dei grillini”

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(Adnkronos) – Una enews “per chiedere scusa a tutti gli amici che credono nel riformismo e nel Terzo Polo per l’indecoroso spettacolo di questa settimana. Ho fatto di tutto per evitare di giungere a questo epilogo. Ci ho creduto ma non ci sono riuscito”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews.  

“Penso che chi ha avuto responsabilità in questo fallimento debba chiedere scusa. E io lo faccio – per la mia quota parte – con la consapevolezza che ho fatto di tutto fino all’ultimo per evitare il patatrac” aggiunge il leader di Iv. 

“In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici” scrive Renzi. 

“Tuttavia io non replico. Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c’era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l’ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro”, afferma il leader di Iv. 

“Sul garantismo di chi paragona un avviso di garanzia a una condanna non ho nulla da aggiungere. Sull’arte politica di chi distrugge un progetto comune per la propria ira non ho nulla da aggiungere. Sulla serietà di chi attacca le persone per non confrontarsi sulle idee non ho nulla da aggiungere”, scrive il leader di Iv. 

“Nei prossimi giorni – ricorda – partirà il congresso democratico, dal basso, di Italia Viva. Quello che volevamo fare insieme ad Azione, in modo civile e libero, lo faremo con chi ci sta”.  

“Prima i comuni, poi le province, poi le regioni. Non ci saranno paracadutati o imposti dall’alto. Sceglieranno gli iscritti, non Renzi. Faremo la Leopolda l’8-9-10 marzo 2024 cercando di portare tante belle esperienze a discutere, a condividere i sogni, a ragionare di politica -prosegue il leader di Iv -. Pensare di vietare la Leopolda è incredibile: significa non aver capito quanto entusiasmo e quanta bellezza ci sia in un popolo che rifiuta il populismo”. 

“Alle Europee – spiega poi – cercheremo di stare con chi ha voglia di credere nel riformismo e non nel sovranismo della Meloni o nel massimalismo della Schlein. La nostra casa è Renew Europe, il nostro leader Emmanuel Macron”.  

“Dopo le Europee, con le primarie e il voto diretto degli iscritti, eleggeremo il leader o la leader che ci guiderà verso le Politiche. Cercheremo di allargare a chi ci sta, senza rinchiuderci in casa nostra. Apriremo ai mondi del cattolicesimo democratico, liberali, riformisti. Lo faremo spalancando le finestre, non chiudendoci nei personalismi o nelle ambizioni di leader autoproclamatisi”, continua il leader di Italia Viva. 

“Vi meritate una Politica con la P maiuscola, non questa settimana di follie via Twitter. La politica come scambio di idee, come rispetto umano, come confronto tra progetti, come capacità di mettersi in gioco. La politica come sogno” scrive ancora Renzi nella sua ultima enews.  

“Non abbassate mai la politica a uno scontro personale, a un’aggressione personale, a una lotta personale. La politica è sogno, non fango. Quando qualcuno vola basso, voi puntate in alto ci disse una volta Michelle Obama. Facciamolo in queste ore – prosegue l’ex premier – Non replichiamo alle aggressioni giustizialiste. Riprendiamoci il sorriso. Lasciamo il fango a chi lo diffonde, torniamo a sognare e a proporre idee”.