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Africa, Prigozhin anche produttore: i film celebrano gli eroi della Wagner

Adnkronos
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(Adnkronos) – Nel film di azione “Turista”, presentato a Bangui a un evento con 10mila persone, istruttori militari associati al gruppo Wagner vengono dispiegati nella Repubblica Centro africana dove contrastano, combattendo in modo riluttante, ribelli sanguinari e un ex politico corrotto alla vigilia di elezioni presidenziali. “Gli americani combattono per la democrazia, noi per la giustizia”, recita il protagonista.  

In “Granito” invece un addestratore russo, idealista, si sacrifica per proteggere il Mozambico da sanguinari terroristi islamisti. C’è poi anche “Il meglio in paradiso”, in cui mercenari della Wagner contrastano un nemico non identificato esplicitamente, ma chiaramente ispirato agli ucraini, in un luogo non specificato ma altrettanto chiaramente ispirato al Donbass. “Abbiamo un contratto. Un contratto con la compagnia, un contratto con la Patria. Sappiamo che andremo all’inferno. Ma all’inferno saremo i migliori”, viene declamato all’inizio e alla fine del film. Tutti e tre i film sono disponibili su youtube, dove sono stati già visti da decine di milioni di persone.  

E’ il tentativo di Evgheny Prigozhin, con la sua società di produzione cinematografica Aurum Productions e gli studios Paritet, di ripulire l’immagine della sua azienda, dopo i video e i racconti del brutale operato in battaglia dei suoi mercenari, a partire dall’uccisione di un disertore siriano con una mazza nel 2017 o dal video in cui un ex detenuto e poi disertore viene ammazzato, sempre con una mazza, poi diventata il simbolo del gruppo.  

Tentativo che include anche cartoni animati, come “Il leone e l’orso”, in francese, in cui un orso russo attraversa i continenti per venire in soccorso a un leone nella Repubblica Centro africana sconfiggere le iene che stanno distruggendo i raccolti. In un altro, un paracadutista mercenario viene in aiuto di un soldato nel Mali, e lo aiuta a respingere orde di zombi con elmetti con la bandiera francese.  

“Nel Mali, era già presente molta retorica anti francese prima dell’inizio dello sforzo di influenza russo. Ma la comunicazione strategica russa sono riusciti a soffiare sul fuoco”, ha spiegato Ovigwe Egunegu, analista politico nigeriano della società di consulenza basata a Pechino Sviluppo reimmaginato, nel suo rapporto intitolato “La diplomazia militare privata” di Mosca.