di Elisabetta Failla
Dopo soli due mesi dalla chiusura dei locali di via Santo Spirito riparte l’avventura di Olio Restaurant, nato in Palazzo Capponi nel 2000 come Olio & Convivium per iniziativa di Paolo Provvedi. Il ristorante ha riaperto in via del Prato in un locale di Palazzo Corsini, a pochi metri dal triplice portone che racchiude il Brindellone protagonista dello Scoppio del Carro in Piazza del Duomo. Cambia il luogo ma rimane la stessa atmosfera accogliente, professionale e cortese, l’ambiente elegante e sobrio, la cucina di impronta classica, tradizionale e territoriale arricchita da tocchi di fantasia, senza dimenticare le preparazioni al tavolo. Paolo Provvedi resta alla guida di Olio Restaurant con il fedelissimo Carlo Lazzerini come direttore più la new entry Serena Bosi come maître di sala.
Il restyling è stato realizzato dall’architetto Fabio Spadoni che ha riutilizzato gran parte degli arredi già presenti in Palazzo Capponi, ma con l’inserto di pregevoli elementi nuovi. Come il bancone color petrolio con il comptoir in piombo che accoglie nell’ambiente di ingresso adibito a salotto-bar dove, ai tavoli Art déco con sedie Thonet originali, si potranno consumare spuntini di mousse, terrine, tartine, foie gras, gnocchetti e soufflé, tapas di prosciutto di Cinta o Pata Negra, sformatini o pappa al pomodoro, oppure singoli piatti dal menu del ristorante abbinati a vini e bollicine, aperitivi e cocktail dalle bottiglie esposte nella preziosa “ghiacciaia”, il mobile in marmo bardiglio già presente in Santo Spirito come anche lo “shop”, scaffale-vetrina che ricorda l’originale gusto gastronomico del Convivium e dove si possono trovare pane fresco, gli oli selezionati da Marco Pampaloni che ha creato anche la carte degli oli per il ristorante e altri prodotti eccellenti come i biscotti di Migliana o il farro e i ceci dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Il ristorante è composto da due sale: la principale, 40 posti, con i grandi scaffali-cantina presi dal locale di Santo Spirito, e una saletta-privé capace di altri 20 posti e protetta da una grande tenda. A impreziosire gli ambienti, in sala una tela di Ottone Rosai e una scultura di Ardengo Soffici, nel bar una scultura (“Astronomo”) in parete di Francesco Carone, oltre a vasi di inizio Novecento firmati Zaccagnini. Un legame con l’arte e con la cultura che Paolo Provvedi ha voluto particolarmente intenso con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, da cui provengono arredi scenici, costumi e oggetti che regalano un tocco magico all’ambiente e suggeriscono anche un prolungamento dell’orario nel post-opera e nel post-teatro.
Il menu presenta piatti della tradizione e del territorio con divagazioni e tocchi più creativi: tortelli mugellani con sugo “finto”, vellutata di cavolo nero, tortelli pecorino e pere, cotture a bassa temperatura per guancia di manzo, petto di anatra, filetto di Cinta senese. In cucina Chand Lal e Andrea Mazzei, con la consulenza di Michele Bosco, chef di lungo corso legato a Provvedi già dai tempi del Convivium, per gli assaggi, le tapas e i piattini del salotto-bar. Infine, su richiesta e prenotazione, il direttore Carlo Lazzerini riproporrà le sue esclusive preparazioni al tavolo: spaghetti flambé, tartare, crêpes Suzette alla lampada.
Olio Restaurant, via Il Prato 58r, Firenze. Tel. 055 2658198, www.oliorestaurant.it Aperto martedì-domenica dalle 19, chiuso il lunedì