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“Mollo tutto e parto”, quanto costa il giro del mondo?

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(Adnkronos) – Partire per il giro del mondo costa. Ma potrebbero bastare ‘solo’ 26mila euro – centesimo più centesimo meno – per un tour planetario. Lasciarsi alle spalle lo stress del lavoro e girare il mondo visitando città d’arte e meraviglie naturali è un pensiero che hanno avuto tutti almeno una volta nella vita. Con l’avvicinarsi dell’estate, però, questo pensiero tenta sempre più persone in tutto il mondo. Sì, ma quanto costa? Ha provato a calcolarlo Moneyfarm, società internazionale di consulenza finanziaria con approccio digitale, che stima un costo minimo complessivo di circa 26.500 euro se si sceglie un itinerario sostenibile a basso impatto ambientale, una cifra che però può variare e crescere sensibilmente a seconda delle destinazioni, dei mezzi di trasporto utilizzati e delle esperienze che si vogliono vivere in viaggio.  

Moneyfarm ha delineato tre tipi di viaggio che prevedono tre itinerari e tre budget differenti ma che sono tutti pensati per garantire un’esperienza confortevole a viaggiatori potenzialmente di tutte le età: un itinerario base, un itinerario con esperienze speciali e un itinerario sostenibile. I risultati dimostrano che prendersi un anno sabbatico per girare il mondo non è un progetto poi così irrealizzabile, a patto che sia supportato da un’attenta pianificazione finanziaria.  

Per l’itinerario base prevede la visita di 45 paesi in 12 mesi, con l’obiettivo di visitare il maggior numero possibile di ‘meraviglie del mondo’, per un totale di 20 siti sui 22 che rientrano nelle meraviglie del mondo moderno e del mondo naturale, oltre all’unica meraviglia del mondo antico ancora esistente (la Piramide di Cheope). Tra queste, Machu Picchu in Perù, il Taj Mahal in India, il Cristo Redentore in Brasile e il Colosseo a Roma, nonché alcuni dei 100 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il budget stimato per questa tipologia di viaggio prevede una spesa media giornaliera di circa 45 euro per hotel e pernottamenti e una spesa media giornaliera di 17 euro per i pasti di base, a cui va aggiunto un budget di 6.300 euro per l’intrattenimento (incluse cene in ristoranti particolari, eventi serali, spettacoli, ecc.). Questi costi, si badi, sono stati ipotizzati in base al costo medio di ciascun servizio in ogni città, va da sé che sia possibile spendere di più o di meno se si è alla ricerca di maggiore risparmio o di maggiore comfort. 

Si parte da Milano e, dopo una breve tappa in Islanda, si vola negli Stati Uniti per visitare New York e Miami. Si passa poi al Sud America, con tappe in Brasile, Argentina, Cile, Perù e Messico. Da qui si torna nuovamente negli Stati Uniti, questa volta sulla West Coast, per visitare San Francisco e Los Angeles. Da Los Angeles ci si imbarca su un volo intercontinentale diretto in Estremo Oriente: prima meta il Giappone, con il Monte Fuji, poi la Corea del Sud con le tombe reali della Dinastia Joseon e, infine, la Cina con la Grande Muraglia e la Città Proibita. Il viaggio prosegue con il tour del Sud Est Asiatico e dell’India, per poi spostarsi in Medio Oriente con tappe a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania. Si passa poi in Africa, con soste in Egitto, Tanzania, Sud Africa, Zimbabwe e Marocco. Dal Marocco si passa infine all’Europa, con le classiche mete del turismo internazionale: Italia, Grecia, Spagna, Balcani e Francia, per citarne alcune, per poi rientrare a Milano. Per questo itinerario base Moneyfarm ha calcolato un costo complessivo pari a circa 47.750 euro. La cifra include costi dei trasporti per un ammontare totale di circa 14.400 euro (di cui quasi 9.000 solo per i voli aerei), 15.500 euro per i pernottamenti, circa 6.000 euro per i pasti di base e 11.350 euro per divertimenti ed esperienze turistiche come gli ingressi ai musei, le visite guidate, le escursioni. Da ultimo i vari visti turistici per un totale di circa 500 euro. 

L’itinerario più costoso calcolato da Moneyfarm prevede la visita di circa 47 paesi in 12 mesi. Rispetto all’itinerario base, include la visita di altri siti Unesco, cinque mete turistiche di alto livello (Isola di Pasqua, Hawaii, Sri Lanka, Maldive e Zanzibar) e un budget più alto per il divertimento. I viaggiatori che scelgono questo secondo itinerario potranno provare esperienze molto più stravaganti, come giri in elicottero e soggiorni in paradisi esotici, e godere di maggiore comfort per quanto riguarda pernottamenti e pasti. Per questo itinerario Moneyfarm ha calcolato una spesa totale di circa 64.000 euro. I costi di trasporto (15.900 euro), pernottamento (19.100 euro) e cibo (8.200 euro) sono circa il 20% più alti dell’itinerario base ma a gonfiare decisamente il budget sono i divertimenti e le esperienze, per un totale di circa 20.200 euro. Tra le attività considerate in questa categoria ci sono ad esempio un giro in elicottero nei cieli di New York (266 euro), la visita e il pernottamento all’aperto nel suggestivo Grand Canyon (628 euro), una cena in un ristorante di sushi da 3 stelle Michelin a Tokyo (420 euro), un safari di lusso in Tanzania (2.318 euro) e un’immersione subacquea a Capo Verde (100 euro). 

Vista la crescente attenzione dell’opinione pubblica, in particolare delle nuove generazioni, verso la sostenibilità, Moneyfarm ha anche calcolato un itinerario che risponda alle esigenze di eco-sostenibilità e responsabilità sociale dei viaggiatori più attenti alla natura e al clima. Obiettivo di questo terzo itinerario modello è viaggiare in modo sostenibile, prestando la massima attenzione a ridurre l’emissione di CO2 e quindi soprattutto gli spostamenti in aereo a favore di mezzi di trasporto meno inquinanti come navi, treni e bus. Tuttavia, per alcuni spostamenti non si può prescindere dai viaggi in aereo, a causa dei limiti infrastrutturali di alcune regioni o per motivi di sicurezza. L’itinerario sostenibile prevede quindi la visita di 28 paesi in 12 mesi, che includono comunque la visita a circa 50 siti Unesco. Il viaggio include 4 settimane di volontariato nella riserva ecologica di San Cristóbal de Las Casas in Messico. Per questo itinerario si parte da Milano, per poi spostarsi negli Stati Uniti con una nave cargo e scendere verso i paesi del Sud America attraverso un mix di bus, treni, battelli ed e-bike. Dal Sud America ci si sposta a Cape Town, in Sudafrica, e da lì verso la Malesia, sempre attraverso navi cargo. Si visitano quindi alcuni paesi asiatici come Thailandia e India utilizzando il treno, per poi fare tappa in Egitto e rientrare in Europa con l’unico viaggio aereo dell’itinerario, quello verso Istanbul, in Turchia. Secondo Moneyfarm, il costo di tale itinerario si aggira intorno ai 26.500 euro, di cui 8.600 dedicati agli spostamenti, che includono un viaggio aereo tra Il Cairo e Istanbul e due viaggi transoceanici via nave (che possono durare fino a 3-4 settimane e i cui costi includono anche i pasti di base) e 8.300 euro per pernottamenti in hotel di fascia media, voce di costo considerevolmente più contenuta che negli altri itinerari anche grazie agli spostamenti che si svolgono durante le ore notturne; infine 5.000 euro per i pasti di base e 4.400 euro per divertimenti ed esperienze di vario genere.  

Sebbene l’itinerario sostenibile comporti qualche sacrificio dovuto principalmente a carenze infrastrutturali, il suo impatto positivo sull’ambiente è tangibile: se infatti i trasporti utilizzati per l’itinerario extra producono più di 13.000 kg di CO2, con l’itinerario sostenibile vengono emessi solo 7.781 kg di CO2, un risparmio equivalente a circa 18 barili di petrolio o, sempre per dare maggior contezza, alla CO2 che 202 nuovi alberi sono in grado di assorbire in 10 anni. 

Cosa cambia quando ci si prende un anno sabbatico In un anno di “aspettativa non retribuita” i contributi previdenziali vengono interrotti, con il conseguente calo dell’assegno pensionistico (per sempre) e, in certi casi, con lo spostamento in avanti dell’età della pensione. Le strade per “compensare” il calo dell’assegno sono due: chiedere all’INPS la possibilità di versare contributi volontari, oppure (come si vede nella simulazione sotto) fare un versamento aggiuntivo nella propria forma di previdenza integrativa. Il calo della pensione nei profili simulati, per 12 mesi di inattività, sarebbe compreso tra i 338 euro all’anno (26 euro al mese) di un autonomo 30enne e i 793 euro all’anno (61 euro al mese) di un 60enne dipendente. Considerando l’attesa di vita media all’epoca della pensione, si tratta di una perdita di ricchezza complessiva compresa tra 6.612 euro e 14.207 euro. Progettare un viaggio di un anno intorno al mondo è una scelta che richiede quindi una pianificazione finanziaria puntuale. Dal momento che comporta un’interruzione dei contributi previdenziali, oltre a un considerevole esborso economico, questa scelta va sicuramente programmata con largo anticipo in modo da allocare gli investimenti giusti per compensare quantomeno il calo dell’assegno pensionistico. Il consulente finanziario è l’esperto di pianificazione con il quale fare questo tipo di ragionamenti, andando ad analizzare la propria situazione patrimoniale, quantificare il valore dei risparmi accumulati e degli investimenti in essere, l’entità di entrate e uscite più o meno ricorrenti in un determinato arco temporale, per poi definire i propri obiettivi e gli strumenti finanziari più adeguati a raggiungerli. 

“Dopo gli anni di pandemia, con le conseguenti limitazioni a viaggi e spostamenti, oggi sempre più persone di ogni età vogliono godersi la ritrovata libertà di movimento e c’è addirittura chi progetta un anno sabbatico per esplorare il mondo”, commenta Davide Cominardi, Investment Consultant Manager di Moneyfarm. “Per sostenere una spesa importante come quella che richiede il giro del mondo, a nostro avviso è opportuno considerare un’attenta e tempestiva pianificazione finanziaria insieme a un professionista. Oltre al costo del viaggio in sé abbiamo appositamente calcolato anche il costo di interrompere la contribuzione alla pensione per un anno: un costo che si aggira all’incirca tra i sei e i quattordici mila euro, ma che può essere facilmente compensato dentro una soluzione di previdenza integrativa, sempre meglio se con l’aiuto di un consulente finanziario”.